Alitalia e Volotea si impegnano a rendere possibile – e più semplice – ottenere i rimborsi per i voli cancellati dallo scorso 3 giugno in poi. A renderlo noto è stata l’Antitrust, che ha deciso di non dare seguito ai procedimenti aperti sul tema contro le due compagnie, lasciando i dossier in ogni caso ancora sul tavolo per verificare se i vettori hanno attuato pratiche commerciali scorrette.
I voli oggetto del contendere sono quelli definiti “fantasma”, ovvero quelli venduti pur sapendo che non sarebbero mai partiti, con rimborso solo tramite voucher. E mentre per i voli dall’11 marzo al 2 giugno la procedura dei voucher resterà tale, per quelli dal 3 giugno Alitalia renderà disponibile un’altra prenotazione per un volo entro 7 giorni senza costi aggiuntivi, oppure la possibilità chiedere il rimborso.
La compagnia – spiega Il Sole 24 Ore – potrà offrire voucher, con una maggiorazione di valore rispetto al biglietto già acquistato (15 euro per i voli fino al medio raggio; 60 euro per gli intercontinentali), Ma se i clienti vogliono il rimborso avranno i soldi, senza aspettare i 18 mesi di scadenza dei nuovi voucher. Per i tempi di rimborso, vengono richiamate leggi che li fissano in 7 giorni.
Un secondo canale di comunicazione con la compagnia sono le adv. Per i biglietti acquistati in agenzia di viaggio i clienti possono chiedere il rimborso in denaro alla stessa agenzia, evitando quindi di rivolgersi agli uffici della compagnia. Resta la possibilità di telefonare al call center per avere informazioni e per chiedere il rimborso. Alitalia afferma che i call center sono stati potenziati con personale in più e che non ci saranno tempi lunghi di attesa.
Per quanto riguarda Volotea, non si hanno informazioni dettagliate sulla procedura che verrà seguita dalla compagnia. Anch’essa ha però affermato di aver potenziato i call center.