Nessuno tocchi le regole anti-Covid per il trasporto aereo. O, più prosaicamente, "non ridistanziateci". E’ questa la presa di posizione di Aicalf, l’associazione che riunisce le low cost BlueAir, EasyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, titolari di più del 50% del traffico nazionale.
“Seguendo le disposizioni dettate da Enac ed Easa – si legge in un comunicato dell’associazione – i vettori aerei hanno dimostrato di essere in grado di garantire ai passeggeri e al personale il massimo livello di sicurezza a bordo”. Per questo motivo Aicalf giudicherebbe come “assurdo e incomprensibile” tornare indietro da quelle decisioni, come farebbe intendere il dibattito politico di questi giorni, anche a seguito delle ordinanze relative al trasporto ferroviario.
I membri di Aicalf sono “preoccupati delle gravose conseguenze qualora fossero reintrodotti i distanziamenti sociali a bordo degli aerei: migliaia di persone sarebbero costrette adesso a rinunciare a viaggi pianificati, per non parlare del caos legato alla responsabilità delle cancellazioni e dell'erogazione di buoni e rimborsi. Il rischio di mettere a repentaglio la già precaria stagione turistica in Italia è concreto, con migliaia di possibili voli annullati e uno stop importante alla connettività territoriale che essi garantivano con le isole”.
«Come ha ribadito questa mattina anche la ministra Paola De Micheli nel corso di un’intervista televisiva, in Italia le linee guida per il comparto aereo sono in vigore da mesi, rispettano quanto disposto a livello europeo, hanno dimostrato di garantire il massimo della sicurezza a bordo per passeggeri e operatori, motivo per il quale ci auguriamo che possano continuare a essere valide senza cambiamenti – sottolinea il presidente di Aicalf, Matteo Castioni -. Rispetto agli altri mezzi di trasporto, infatti, sugli aerei non ci sono posti frontali, il ricambio dell’aria è garantito ogni tre minuti dai filtri Hepa, che, come ha già dichiarato la stessa ministra e il presidente dell’Organizzazione internazionale aviazione civile Salvatore Schiacchitano, sono stati certificati a livello europeo, motivo per cui si può viaggiare in aereo in maniera differente rispetto agli altri mezzi di trasporto. Inoltre, Il personale a bordo ha il controllo del fatto che tutti indossino sempre le mascherine. Senza parlare delle misure messe in campo dai gestori aeroportuali prima dell’imbarco”.
L'associazione, in accordo anche con quanto detto dal direttore aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra, per il quale non ci sarebbe al momento motivo di raccomandare alcun distanziamento a bordo degli aerei, auspica quindi che "il Comitato Tecnico Scientifico, il Ministero della Salute, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non prendano decisioni avventate senza un serio confronto con gli operatori: reintrodurre oggi misure di distanziamento a bordo, senza alcuna evidenza scientifica, vanificherebbe tutti gli sforzi fatti finora".