Continuano a rincorrersi le voci di una potenziale fusione tra i giganti dell'ospitalità Accor e InterContinental Hotels Group. In Francia, Le Figaro riferisce che la pandemia di Covid-19 ha creato spazio per entrambe le società per considerare l'accordo, sebbene il Financial Times nel Regno Unito consideri qualsiasi mossa meno probabile.
Il possibile legame è stato, tuttavia, oggetto di discussione dall'inizio dell'anno, prima che il coronavirus obbligasse alla chiusura globale. Sebbene non sia stato ancora rivelato alcun dettaglio, qualsiasi acquisizione creerebbe la più grande compagnia alberghiera del mondo.
Marriott International detiene attualmente il primo posto nel mercato, avendo acquistato Starwood Hotels & Resorts per 13 miliardi di dollari Usa nel 2016. Il nuovo gruppo combinato avrebbe 1,6 milioni di camere, circa 200mila in più rispetto a Marriott, divise all'incirca equamente tra Europa, Americhe e Asia.
E benché nulla ancora trapeli, sembrano esserci motivi di ottimismo per una potenziale fusione. Con sede in Francia, Accor offre attualmente circa 5mila hotel in 110 Paesi, con il 60% del portafoglio in Asia. Sebbene abbia una forte presenza nel settore del budget, con il marchio Ibis, l'azienda è cresciuta fino a diventare un brand di lusso con l'acquisizione di Frhi Hotels & Resorts nel 2016, che ha aggiunto i marchi esclusivi Fairmont, Raffles e Swissôtel alla “scuderia”.
InterContinental Hotels Group, da parte sua, è molto più concentrato sul Nord America, sede del 60% del suo portafoglio. Holiday Inn e Holiday Inn Express costituiscono la maggior parte della sua proprietà, ma la società si sta espandendo anche nel segmento del lusso, avendo acquisito per 300 milioni di dollari Six Senses l'anno scorso. L'azienda offre anche forti prospettive di crescita in Cina, che rappresenta il 15% delle stanze e il 30% della sua pipeline. InterContinental offre attualmente quasi 6mila hotel in tutto il mondo, offrendo circa 883mila camere.
Il taglio dei costi è un'altra motivazione, con gli analisti che stimano potenziali sinergie comprese tra 100 e 150 milioni di euro, equivalenti a circa il 7% degli utili operativi previsti per il 2022 sull’azienda così ampliata. Sia Accor che InterContinental Hotels Group hanno registrato un calo dei ricavi quest'anno a causa del lockdown, ma secondo entrambi il peggio sarebbe passato.
Accor ha attualmente una capitalizzazione di mercato di 6,2 miliardi di euro, leggermente inferiore al valore di 7,3 miliardi di sterline (8 miliardi di euro) della società britannica. Questo probabilmente renderà qualsiasi accordo una fusione tra pari, piuttosto che un'acquisizione di una parte sull’altra.