Un’estate da dimenticare, deludente, in cui si sperava di poter ottenere di più. Il motivo è presto detto, "tante richieste – pardon – tante informazioni, ma prenotazioni quasi zero – constata amaramente Luigi Maderna, presidente di Fiavet Lombardia -. Se non succede qualche cosa a livello mondiale (tipo scoperta di un vaccino valido) credo che quest’inverno ripeteremo l’estate. Purtroppo mancano le destinazioni sicure", afferma. E il mercato chiede “destinazioni sicure e accessibili e strutture che garantiscono alti livelli di rispetto delle misure imposte dalle leggi".
Un’estate che “non ha soddisfatto le aspettative, si sperava di fare di più – rincara Massimo Caravita, presidente Fiavet Emilia Romagna e Marche -. L’improvvisa limitazione di alcune aree sopraggiunta in corsa, tra Spagna, Sardegna, Malta, Grecia e Croazia, mentre si stava concretizzando l’alta stagione ha portato ad una ulteriore limitazione dei numeri, che già non erano brillanti”. A suo dire c’è stata una “discrasia da parte degli alberghi che, in alcune zone, hanno beneficiato del bonus vacanza. In qualche maniera lo strumento è stato positivo, noi però questo supporto non lo abbiamo avuto, non ci è venuto incontro alcuno strumento”. La situazione vede “i portafogli sgonfi e incertezza, non sono tanto le adv vuote quanto i gestionali – osserva Caravita -. Non abbiamo fatto pratiche, è stata una brutta estate”.
Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto, parla di una media di vendita che varia “dal 20 al 30%” è il bilancio che, ad oggi, può tracciare, ma ovviamente, “dipende dai luoghi in cui sono ubicate le varie agenzie nella nostra Regione”.
Le prospettive?
In merito alle prospettive per la stagione invernale, Reverenna non usa mezzi termini: “Al momento zero o forse ci avvicineremo al 10% a parità di periodo del 2019, ciò in virtù anche di altri elementi, ad oggi non noti e chiari, tipo: quali Paesi si potranno frequentare e se saranno raggiungibili vista la cancellazione di molti voli e quindi l'impossibilità di garantire il viaggio in andata e ritorno”.
Se negli scorsi anni settembre aveva abituato che tendeva unn po’ a compensare alcune performance di agosto, quest’anno sarà difficile che possa essere “un mese di rimpiazzo – osserva Caravita -. sarà brutto e pure lo saranno gli altri mesi autunnali ed invernali. Le legittime circolari dei tour operator che dicono che non andranno a programmare l’inverno per il lungo raggio, portano un ulteriore sconforto nelle adv”.
C’è chi dice che ci si può rifare con il medio raggio, Canarie, Egitto, ma Caravita parla di una “situazione economica molto tesa da parte di alcuni consumatori, ci sono settori merceologici che stanno lavorando e altri che stanno soffrendo molto e non c’è speranza di vederli viaggiare”. Senza mezzi termini il presidente afferma che “sarà un inverno minimale nei numeri”.
Cosa fare?
Il momento è delicato, Maderna non ha dubbi che “un cambiamento si imporrà”. Come Fiavet sono allo studio “nuovi corsi di aggiornamento, per aumentare la qualità, migliorando la professionalità”.
Anche Fiavet Lazio punta sulla formazione. Tra le mosse un corso per l’iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi, così tutti gli agenti di viaggi potranno emettere polizze di importo superiore ai 199 euro.
Inoltre, è stato ridotto del 50% l’importo della quota associativa.
Fiavet Emilia Romagna e Marche sostiene le agenzie di viaggi in modo che usino gli strumenti “messi a disposizione da governo e regioni, dal credito di imposta sugli affitti ai finanziamenti senza garanzia. Noi abbiamo chiesto di avere un beneficio per ogni passeggero che pernotta in Emilia Romagna – spiega Caravita -, in modo che si creino benefici che restino nella filiera”.
Un modus operandi utilizzato da altri Paesi, poco in Italia.