L’industria del trasporto aereo dice: stop quarantene, sì a test Ue

E' un appello senza precedenti quello che è stato avanzato al presidente della Commissione europeaUrsula von der Leyen, per porre fine alle quarantene e sviluppare un protocollo comune sui test dell'Ue. Oltre 20 associazioni di viaggi e turismo europee e sindacati hanno inviato una lettera aperta a von der Leyen a seguito di ulteriori drastiche diminuzioni del traffico passeggeri.

I firmatari rappresentano oltre 5.000 aziende associate e i loro lavoratori. Nella lettera sottolineano che la continua mancanza di coordinamento e le divergenti restrizioni di viaggio paralizzano la loro attività. Ad apporre la firma i rappresentanti di tutto il settore del turismo e dei viaggi e i loro lavoratori, comprese compagnie aeree, aeroporti, ferrovie, operatori di terra, ristoratori, rivenditori di viaggi, fornitori di servizi di navigazione aerea, tour operator, hotel, ristoranti, caffè, agenti di viaggi, operatori di trasporto e servizi logistici, campeggi, villaggi turistici, operatori di taxi, enti e autorità del turismo e tutte le catene di fornitura associate.

La posizione di A4E

"Con una stima del 55% di voli in meno, una perdita complessiva di entrate di circa 140 miliardi di euro nell'industria europea dell'aviazione e un numero crescente di viaggiatori frustrati, è giunto il momento che l'Europa mostri una certa leadership nell'ottenere le restrizioni di viaggio coordinate adeguatamente in tutto il continente", ha affermato Thomas Reynaert, amministratore delegato di Airlines for Europe (A4E). A più di 20.000 passeggeri delle compagnie aeree A4E è stato negato l'imbarco quest'estate a causa della situazione caotica e frammentata.

I dati Aci Europe

La lettera arriva quando gli ultimi dati dell'ente aeroportuale Aci Europe mostrano un continuo calo del traffico passeggeri negli aeroporti europei durante le prime due settimane di settembre, ora la perdita è del 73%; in calo dal "livello di recupero massimo" del -65% a metà agosto.

La lettera fa presente che "questa situazione caotica richiede il coinvolgimento personale immediato" del presidente von der Leyen. "Vi esortiamo quindi a fare di questo problema una priorità assoluta e vi invitiamo ad affrontarlo direttamente con i capi di Stato e di governo". La lettera prosegue esortando a "garantire che la Commissione assuma la guida nello sviluppo di un protocollo di prova dell'Ue per i viaggi e la sua attuazione per evitare quarantene e riaprire le frontiere".

I settori che si sono uniti in questa richiesta di azione immediata sottolineano il fatto che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sconsiglia formalmente gli stati contro le restrizioni di viaggio estreme, che non sono né basate sul rischio né dimostrate efficaci laddove la trasmissione comunitaria è già presente – che è il caso in tutta Europa.

La lettera conclude evidenziando che la riduzione e la rimozione delle quarantene è “determinante per ristabilire la libera circolazione delle persone, porre fine alle discriminazioni attuali e ripristinare la funzionalità essenziale del mercato unico”.

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