Aiuti di Stato per Alitalia: vicina la decisione della Ue

Il tema è quello degli aiuti di Stato per Alitalia. A quanto riportato da fonti di stampa, sembra essere vicina la decisione della commissione UeMargrethe Vestager, vicepresidente della commissione responsabile per la Concorrenza, si è così espressa: “È corretto dire che la decisione non è molto lontana nel tempo”, parlando ai giornalisti durante una videoconferenza stampa.

Interpellata in merito alla possibilità che venga creata una “new company” per rilevare Alitalia, in modo che non debba ripagare gli aiuti di Stato (eventualmente dichiarati illegali), Vestager ha così risposto: “Quale sarà la soluzione proposta dal governo italiano, con cui siamo in stretto contatto, non posso pre-giudicarlo. In genere, se prendiamo una decisione su aiuti di Stato illegali e non compatibili con il trattato Ue, devono essere ripagati. In pratica, se c’è una ‘new company’, ma la società continua nella stessa forma e con gli stessi contorni, anche la ‘new company’ sarà responsabile della restituzione degli aiuti di Stato illegali”, ha specificato.

Però, "se non si tratta della stessa società, la nuova società non sarà responsabile per la restituzione degli aiuti di Stato – ha aggiunto -. Abbiamo una serie di diverse misure che possiamo controllare per verificare se si tratti effettivamente della stessa società o no: il brand, gli impiegati, i suoi asset, la composizione della società, una serie di elementi diversi. Questo lo abbiamo visto a volte riguardo alle compagnie aeree, ma anche in altri settori”.

Ha poi ribadito che la cosa "importante è che ci sia discontinuità economica, perchè altrimenti gli aiuti di Stato dovranno essere restituiti”.

Intanto, l'a.d. designato di Alitalia, Fabio Lazzerini, ha fatto presente che c'è stato "coraggio da parte del Governo che ha deciso di investire nel rilancio" di Alitalia, riporta Il Sole-24 Ore. In merito alla newco il manager pensa che "ormai ci siamo, dovete chiederlo alla politica, io aspetto ci diano le chiavi della macchina, poi la accendiamo".

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