All'interno di questa pandemia che ha messo in ginocchio l'economia mondiale, turismo e mondo dello spettacolo si sono sentiti ragionevolmente abbandonati, e se c'è un luogo dove queste due realtà s'incontrano è il villaggio turistico.
I nuovi format da villaggio
Dopo un'estate difficile, cosa si prospetta per la stagione invernale? Abbiamo chiesto ad Andrea Mulargia, socio fondatore di Stars be Original, compagnia che si occupa di recruiting per gli operatori del settore, quale futuro si intravede per i villaggi, dopo aver affrontato un'estate 2020 piena di limiti. "Ci siamo sempre fatti forti di una visione per cui reputavamo il nostro mestiere insostituibile – spiega Mulargia -. Al giorno d’oggi tutto viene automatizzato, ma le emozioni non sono riproducibili artificialmente, ed ecco che arriva un virus a distruggere non solo vite, ma letteralmente i rapporti umani. Inutile ribadire che è stata un'estate sicuramente particolare. I nostri colleghi che operano in Italia hanno avuto sicuramente un riscontro e un flusso di lavoro differente. Lo stimolo è stato quello di reinventare il modo di fare il nostro lavoro, guardandolo da una prospettiva nuova e diversa".
Da un punto di vista strettamente concreto, l'attività principale è stata quella di studiare nuovi format anti-covid, in ottemperanza ai protocolli vigenti e in linea con la salvaguardia della sicurezza degli ospiti e dello staff, con buona pace dello spirito di base che muove l'attività dell'animatore: il contatto umano sotto tutti i punti di vista. "Per chi come noi è abituato a cibarsi di contatto, abbracci e di sorrisi – conferma Mulargia – le sfide più grandi sono state quella di riuscire ad accorciare le distanze nell’estate del distanziamento ed imparare a sorridere soprattutto con gli occhi, avendo il nostro sorriso coperto dalle mascherine. Le nostre Stars, quest’estate hanno dovuto mettere in valigia non solo la divisa, ma anche la consapevolezza di come gestire ogni eventuale criticità con forte senso di responsabilità. Abbiamo deciso di far sostenere a tutti i nostri Staff, un corso di formazione approfondito sul tema Covid e sulle misure di sicurezza che avremmo attuato. Gli sport di contatto sono stati sostituiti da iniziative e giochi interattivi, così da consentire il distanziamento necessario tra ospiti e staff. Ogni materiale ludico utilizzato veniva igienizzato prima e dopo l’uso e nel caso dei più piccoli, abbiamo rimodulato l’intrattenimento su attività svolte in spazi ampi ed aperti. In alcuni casi – fa presente – abbiamo dovuto ridurre il numero massimale di partecipanti ad ogni singola attività e quindi procedere con incremento degli staff o turnazioni".
Un modo differente di vivere il villaggio, al quale ci si dovrà per un po' adattare. Si tratta di una situazione provvisoria perché il villaggio è in realtà sinonimo di spensieratezza, e l'unico desiderio di ogni villeggiante è tornare ad abbracciarsi e godersi la vacanza. "Perfino gli show serali sono stati rivisitati – continua il nostro interlocutore -, mettendo in scena performance con garanzia di distanziamento, sfruttando location alternative al classico teatro e utilizzando app studiate appositamente per creare videogiochi interattivi con il pubblico, utilizzando le tecnologie del mapping e del Led Wall".
La sfida dell'inverno
La sfida adesso è la stagione invernale, un momento delicato per chi ha destinazioni sia in montagna sia all'estero, ma sembra che la determinazione a reagire superi il fisiologico scoraggiamento dovuto alla situazione. "Il momento è sicuramente delicato – precisa -. I nostri colleghi che si occupano di turismo in Italia punteranno sulle strutture in montagna. Noi speriamo vivamente che riaprano i corridoi aerei con Maldive, Egitto e Zanzibar. Una novità importante potrebbe essere rappresentata dai tamponi salivari rapidi che agevolerebbero sicuramente l’apertura del corridoio aereo tra Italia ed estero così da poter gestire al meglio le partenze. Siamo fiduciosi riguardo a questa possibile e importante alternativa. Gli aerei sono sicuramente un veicolo più sicuro, perchè hanno il 99% di aria sterilizzata".
Resta il fatto che bisogna pensare al futuro e Stars be Original è una società che si occupa principalmente di formazione, prima che di selezione, e anche questo è un punto dolente viste le ultime disposizioni di distanziamento. "Non ci siamo mai fermati – prosegue Mulargia – siamo abituati a lavorare in smart working. Occupandoci di Hr e lavorando con l’estero, ci interfacciamo con tutti i resident manager, relation friend e staff, utilizzando da sempre sistemi di Voip e Digital, Per quanto riguarda la formazione, Stars non si ferma: digital factory, formazione one to one e, non possiamo ancora svelarlo, ma ci saranno importanti novità".
In attesa dell'estate 2021
Tutto questo lascia ben sperare rispetto all'estate 2021, che è l'altra vera sfida dopo tutto quello che il settore ha dovuto affrontare. Ritroveremo i teatri pieni e le spiagge animate da acquagym e giochi aperitivo come un tempo? "Mai fermarsi, neppure di fronte alle difficoltà – conclude Mulargia -, è per questo che continuiamo con la ricerca e selezione di risorse umane. Continueremo la formazione digitale anche per quanto riguarda i protocolli covid che faranno sempre più parte del dna dei nostri animatori. Sicuramente dovremo convivere ancora per un pò di tempo con queste precauzioni e in questa situazione, questo però non dovrà essere un ostacolo nei rapporti umani. Siamo 'Stars', e quindi per natura ottimisti e fiduciosi. Sarà una bellissima sfida lo studio di format sempre più competitivi in cui l’ospite sarà consapevole, ma sarà comunque il protagonista, in totale sicurezza e serenità. Ci auguriamo che Il nostro lavoro e il settore turistico siano tutelati come anche il mondo dello spettacolo, degli eventi e dell’intrattenimento in generale. Siamo certi che finito questo difficile periodo ci sarà sicuramente più voglia di viaggiare, di socializzare, di incontrarsi e di conoscersi. Ci piace ricordare sempre che l’animatore Stars è colui il cui compito principale è quello di connettere le persone, di creare connessioni in un mondo in cui siamo tutti assorbiti dai social e dai media".
Lara Morano