Il futuro turistico della Sardegna è smart, emozionale e basato sulla sicurezza e la tranquillità dell'ospite. In seguito ai cambiamenti nelle abitudini provocati dalla pandemia, nasce l'esigenza di dotarsi di nuovi strumenti di comunicazione al fine di riportare il turista sull'isola, tenendo conto dei nuovi trend e dei nuovi bisogni. E stato questo il tema affrontato in occasione del webinar organizzato da Sardinia Tourism C2A, all'interno del quale sono intervenute diverse personalità autorevoli nel settore comunicazione e digital marketing, che hanno spiegato come ci si dovrà approcciare all'utente finale per ottenere risultati soddisfacenti.
Innanzitutto è indispensabile analizzare la situazione momento per momento e adattarsi continuamente ai cambiamenti, che in questa fase sono sempre più rapidi e ravvicinati, successivamente individuare strategie e parole chiave per far tornare la voglia di prendere un aereo o una nave, e soprattutto far capire a chi prenota perché ha bisogno di quella destinazione e di quel genere di struttura. "Bisognerà dimenticare il 'noi' e imparare a comunicare emozioni – ha spiegato Joseph Ejarque, professionista del destination marketing e del destination management – , non dobbiamo più promuovere il nostro prodotto ma quelli che saranno i benefici nello sceglierlo, quindi spiegare il perchè sceglierlo. Le persone hanno bisogno di essere tranquillizzate, ed è per questo che è fondamentale scegliere con cura sia le immagini che le parole".
Saranno quattro le fasi che attraverseremo da qui in avanti: stagnazione, oscillazione, assimilazione e ripresa, un percorso in crescita che inizierà con un momento di stallo dovuto a paure e incertezze (stagnazione), a cui seguirà un accenno di volontà a uscire dal guscio, con qualche prenotazione coraggiosa (oscillazione), per poi passare alla fase successiva che sarà quella dell'accettazione della situazione unita alla determinazione ad affrontarla, e che vedrà un aumento della voglia di viaggiare (assimilazione), fino ad arrivare alla ripresa definitiva, quando tutto tornerà alla normalità. Per ottenere il risultato finale il turista deve essere accompagnato per mano e incoraggiato ancor prima che arrivi a destinazione, a partire dalla campagna marketing. Vietato parlare di zone 'covid free', perché nessuna zona è covid free, ma allo stesso modo è bene evitare immagini di termoscanner o liste troppo dettagliate dei componenti chimici dei sanificatori.
Ciò che conta è comunicare al cliente che vivrà una vacanza sicura e serena. Tutta la regione in questo momento sta lavorando a una campagna di marketing territoriale il più efficace possibile, ed è emerso che l'elemento social network è fondamentale anche se non del tutto sufficiente. "Dobbiamo lavorare sull'ottimizzazione dei moduli di ricerca dei contenuti che garantiscano una certa visibilità – ha dichiarato Vincenzo Serra, direttore di servizio marketing e comunicazione dell'assessorato al turismo Ras – , sono due aspetti del marketing che vanno gestiti in maniera distinta".
L'obiettivo immediatamente prossimo è la realizzazione di un'app finalizzata a rendere facile la vita al turista, snellendo tutti i passaggi intermedi che intercorrono nella costruzione di un soggiorno. La buona notizia è che la gente ha voglia di viaggiare e che sceglie la Sardegna sempre volentieri, e quasto lo hanno rivelato i dati del sito ufficiale della regione, che sono stati confrontati con quelli dell'ufficio statistico trasporti delle Baleari, una meta piuttosto affine alla Sardegna, e che ha registrato perdite di gran lunga superiori negli stessi periodi dell'anno 2020: solo in agosto in Sardegna è stata registrata una perdita del 29% (tra aereo e nave), contro il 60% delle Baleari. Nell'isola italiana sono mancati più che altro i turisti stranieri, mentre gli italiani e gli stessi sardi hanno rivitalizzato l'estate nel momento in cui è stato possibile farlo. La fase della riprogettazione e della riprogrammazione è ora in modalità 'on', e bisognerà puntare sull'offrire al turista che ha voglia di tornare tante buone motivazioni per farlo, e, cosa più importante, far si che questa comunicazione vada oltre la vocazione 'marketing', ovvero darle continuità, nell'ottica di 'coccolare' sempre i 'lovers' della Sardegna, anche quando non c'è una particolare stagionalità da promuovere.
Lara Morano