Volonline continua ad andare in adv, nel senso che i commerciali del t.o. non hanno mai smesso di visitarle. Sono il termometro di quello che pensa il mercato, "trasmettono come e quanto i clienti vogliono tornare a viaggiare. Noi continuiamo a gestire questa profonda voglia di viaggiare che c'è lato consumatore – fa presente Luigi Deli, ceo e founder Volonline -. I preventivi continuiamo a farli".
Alla domanda su quanto peserà la crisi, il manager risponde affermando che: "Più della leva del prezzo sarà importante fornire ai clienti strumenti assicurativi e rimborsabili – osserva -. Noi abbiamo scoperto ora cosa è l'incertezza, in Italia non è mai stata così forte come oggi, diversamente da altri Paesi che già la conoscevano". Che cosa implica tutto ciò? Che "il t.o. fornisca alle adv gli strumenti per minimizzare l'incertezza, qualsiasi cosa accada non perderai i tuoi soldi", questa è la sicurezza che si deve dare al cliente finale. Rimborsabilità e tutela.
Quanto al trend il manager pensa che ci sarà "un rimbalzo, complice il fatto che le tariffe aeree saranno quasi regalate – afferma -, ma poi temo che saranno mediamente più alte e ci sarà una minore capacità di volato".
Il manager, poi, sposta la sua riflessione sui prodotti turistici, a suo dire alcuni "troveranno vantaggio dal calo della domanda", come per esempio Santorini, e ci saranno prodotti "per godere dei quali servirà massa critica. Nel valutare il mondo di domani, non si dovrà guardare solo la propensione al consumo, ma anche quale prodotto turistico ci troveremo davanti".
E le adv, come saranno domani? Il manager non vede tanto una razionalizzazione del settore, fenomeno a cui si è già assistito nel 2019, "passando da 12mila a 7mila adv". Deli teme più che ci possa essere "un effetto psicologico, la situazione sarà pesante per tanti, anche a livello economico, e temo che il settore subirà delle perdite, lo dico a malincuore".
Secondo Luca Adami, cmo e cto di Volonline, a soffrire di più "sono le adv strutturate, con costi fissi più importanti". Da qui anche il fatto che in questo momento ci sia "una propensione verso le soluzioni di franchising che permettono di assorbire i costi fissi, così come verso la formula dei consulenti Pti".
Le tempistiche della ripresa? Deli concorda con le previsioni di McKinsey ed afferma che "il lungo raggio ripartirà a settembre del 2021, il mercato non si riprenderà prima di giugno 2022 e che tornerà ad essere quello che era nel 2019, nel 2023. Sono orizzonti temporali nell'ordine dei lustri", sottolinea il manager.
Stefania Vicini