“Le nuove norme bancarie sono totalmente fuori contesto: pensate in una situazione diversa da quella attuale, contraddistinta dalla gravissima crisi economica del turismo, rischiano di dare il colpo di grazia a qualsiasi orizzonte di recupero, almeno parziale, nel prossimo anno”. E’ così che la presidente di Fiavet, Ivana Jelinic, commenta le regole che da oggi le banche applicheranno in materia di classificazione della clientela inadempiente (cosiddetto “default”), introdotte dall’Autorità Bancaria Europea (Eba) e recepite dalla Banca d’Italia.
In sostanza, il cliente sarà considerato in “default” se supera per oltre 90 giorni consecutivi la soglia di rilevanza assoluta, ovvero 100 euro per il retail (persone fisiche e Pmi) e 500 euro per le altre imprese, oppure la soglia di rilevanza relativa per un importo pari o superiore all’1% del totale delle esposizioni del cliente, che rimarrà classificato nello stato di default per un periodo di osservazione di almeno 90 giorni dal momento della regolarizzazione della posizione.
Trascorso questo periodo, se non ci saranno più le condizioni di classificazione a default, tutto tornerà a posto. Nel caso di “cointestazioni” la nuova disciplina prevede alcune regole di propagazione automatica dello stato di default: se l’esposizione è di importo rilevante, lo status viene automaticamente applicato ai singoli cointestatari.
"Alla base di queste normative – spiega l'associazione delle adv – c’è la volontà di spingere sulla puntualità nelle scadenze di pagamento dei propri debiti soprattutto quando per pochissimo denaro si può entrare nella classifica dei “cattivi pagatori”, ma ancora una volta sembra che la tutela sia più orientata verso le banche che verso le persone e le imprese".
“Essendo le agenzie di viaggio classificate nel retail, assieme a moltissime altre piccole imprese del turismo già fortemente a rischio – osserva Jelinic – non si può non comprendere che il recepimento di queste normative da parte della Banca d’Italia è del tutto fuori dalla realtà del sistema Paese in questo frangente”.