Carnival Corporation incassa una perdita netta di 2,2 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2020, anche se promette di riemergere dalla pandemia del coronavirus come una “società più snella e più efficiente".
Le prenotazioni avanzate cumulative per la prima metà del 2022 sono in anticipo rispetto al 2019, nonostante le azioni di marketing siano ridotte ai minimi. La società ha inoltre accelerato la rimozione di 19 navi meno efficienti, 15 delle quali hanno già lasciato la flotta.
Il presidente e amministratore delegato Arnold Donald ha detto: "Il 2020 ha dimostrato di essere una vera e propria prova di resilienza della nostra azienda. Abbiamo intrapreso azioni aggressive per ottimizzare uno stop totale nelle nostre operazioni di crociera e abbiamo sviluppato protocolli per iniziare la nostra grauale ripresa, prima in Italia con il marchio Costa, poi in Germania con il brand Aida. Ora stiamo lavorando diligentemente per la ripresa delle operazioni in Asia, Australia, Regno Unito e Stati Uniti nel corso del 2021".
"Con le azioni che abbiamo intrapreso – prosegue – gestendo il bilancio e riducendo la capacità produttiva, siamo ben posizionati per capitalizzare la domanda e per riproporci come azienda più snella ed efficiente, rafforzando la nostra posizione di leader del settore".
Il gigante delle crociere ha dichiarato che al 20 dicembre 2020 le prenotazioni cumulative per la seconda metà del 2021 erano "all'interno del range storico" e che inoltre le prenotazioni cumulative per la prima metà del 2022 erano in anticipo rispetto al 2019. A causa della pausa delle operazioni di nel 2020, l'andamento futuro delle prenotazioni della compagnia sarà confrontato con il 2019.
Carnival ha spiegato che la continua crescita delle prenotazioni anticipate cumulative per questo periodo di dodici mesi che termina a maggio 2022 dimostra la domanda a lungo termine per le crociere, in particolare senza grandi azioni di marketing.