C'è una nuova ipotesi che spunta all'orizzonte su Alitalia e cioè la vendita a pezzi e in tempi diversi a Ita, Italia Trasporto Aereo. A riportare la notizia è Il Corriere della Sera.
Ecco di cosa si tratterebbe. L'operazione vedrebbe in prima battuta la cessione del ramo aviation e il noleggio dei servizi di handling e manutenzione.
Il secondo step sarebbe l’acquisto di questi ultimi due blocchi nei mesi successivi e, infine, l'ok della Commissione europea. È il famoso piano B pensato anche in vista delle eventuali obiezioni dell’Antitrust comunitaria, secondo quanto detto al Corriere da due fonti istituzionali.
E' una ipotesi, ma non è definitiva, però dallo scorso lunedì è sul tavolo del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che ovviamente dovrà decidere in merito e dopo dare mandato al commissario di Alitalia in amministrazione straordinaria, Giuseppe Leogrande.
A detta delle fonti questa nuova soluzione produrrebbe un doppio vantaggio, annullerebbe gli effetti indesiderati del bando pubblico sospeso lo scorso marzo per la pandemia o di qualsiasi altra procedura pubblica e consentirebbe – scrive il quotidiano – di cedere gli asset di Alitalia a una sola società, evitando così lo spezzatino.
Per i tecnici la cosa è fattibile. Anche perché la vendita diretta del solo ramo aviation sarebbe sotto la normativa nazionale e non europea, in questo modo non ci sarebbe alcun coinvolgimento dell’Antitrust comunitaria. Inoltre, mette in luce il Corriere, permetterebbe di "blindare" tutti gli asset più preziosi di Az, cioè marchio, codice di volo, slot associati alla sigla, programma fedeltà MilleMiglia, in più permetterebbe alla nuova compagnia di partire.
I tempi? Ovviamente sono stretti, cioè il piano B deve prendere forma prima dell’inizio dell'estate. Nel settore del trasporto aereo vuol dire a fine marzo.
Intanto, come già comunicato da questa agenzia di stampa, venerdì si terrà la videoconferenza tra i tecnici dell’Antitrust Ue, Italia Trasporto Aereo e il ministero dell’Economia. Invece, lo scorso 12 gennaio è iniziato l’esame in commissione Lavori Pubblici del Senato del piano industriale di Ita. L'iter prevede che le commissioni del Senato e della Camera esprimano un parere entro 30 giorni.