Ottimizzare i costi, spingere i magri ricavi: gli albergatori si interrogano sulle scelte da attuare per restare sul mercato in una fase che vede proseguire le difficoltà incontrate nel corso del 2020. Andrea Delfini, ceo & founder di Blastness, ricorda che “la pandemia ha generato un'importante accelerazione del comportamento digitale degli utenti e, in generale dell’e-commerce”. Anche se in questo momento la maggior parte delle strutture non è operativa, gli albergatori stanno focalizzando la loro attenzione sull’implementazione ed ottimizzazione della distribuzione elettronica ed in particolare del sito proprietario. “Già nei mesi estivi – sottolinea il manager – durante il breve periodo di limitate restrizioni negli spostamenti, i canali di vendita online sono stati i primi e i più incisivi nella ripartenza e le statistiche hanno evidenziato una crescita della vendita diretta, sia online che offline”. Lo sviluppo e la promozione del canale diretto di vendita online contribuisce sia ai ricavi che alla riduzione dei costi di intermediazione e, di conseguenza ad un miglioramento delle marginalità operative. Blastness, con oltre 15 anni di esperienza,  si è affermata come partner tecnologico per strutture indipendenti e gruppi alberghieri a supporto della digitalizzazione, disintermediazione e revenue management. L’azienda fornisce sistemi di booking engine, channel management, rate checker, distribuzione Gds ed è attiva anche nella creazione di siti web user friendly responsive per il settore alberghiero e nelle attività di web marketing e web advertising. Ha inoltre consolidato nel tempo connessioni con i principali Pms e sviluppato innovativi sistemi di reportistica automatizzata, business intelligence e revenue management system. “Uno dei progetti più innovativi – annuncia Delfini – è l’applicazione di funzionalità ed algoritmi di artificial intelligence e machine learning nel sistema di bid management proprietario per la gestione di campagne Ppc su motori e metamotori tra cui Google Hotel Ads, il comparatore tariffario di Google Travel. Il portale dedicato al turismo sui cui Big G sta concentrando i suoi investimenti sta cambiando e cambierà lo scenario e gli equilibri della vendita online di camere”. Intanto i trend alberghieri di prenotazioni restano piatti, anche se con l’avvio del 2021, nella speranza di un’epidemia tenuta sempre più sotto controllo dai vaccini, il settore si aspetta un trend di ripresa, pur se graduale.

La consulenza
per l’extralberghiero

Tra i settori di attività dove si concentra l’azione delle società di consulenza c’è naturalmente quello extralberghiero. Hostliday, tra le altre, si concentra proprio sull’assistenza e gestione diretta degli annunci per ottenere la migliore visibilità online tramite le piattaforme digitali. Il servizio è disponibile per tutte le destinazioni italiane, dalle grandi città turistiche ai piccoli borghi. L’azienda si rivolge a bed&breakfast, case vacanza proprio per garantire la migliore visibilità sulle piattaforme di prenotazioni online e intercettare visitatori domestici e internazionali tramite un approccio multicanale. Il servizio di Hostliday si caratterizza per affiancare il proprietario dal momento della valutazione dell’immobile alla totale gestione tecnologica della presenza online della struttura. Il team aziendale segue direttamente la creazione dei profili, la redazione di annunci efficaci, la gestione del pricing in base alla stagionalità, la vendita delle notti tramite le principali Ota e la comunicazione con gli ospiti. “Abbiamo osservato con attenzione le tendenze e l’evoluzione del settore e siamo consapevoli che nel mondo dell’accoglienza extralberghiera non vi sarà più spazio per l’improvvisazione. Per questo abbiamo dato vita a Hostliday, per aiutare i tanti piccoli proprietari italiani di strutture ricettive e case vacanza a gestire in modo professionale e tecnologico la distribuzione, la visibilità e la messa a reddito delle proprietà, dando anche un contributo al rilancio del turismo italiano”, afferma Matteo Bellocchio, co-founder di Hostliday.
Leon Pijpers, chief marketing officer di RoomRaccoon, punta subito il dito sui risultati raggiunti da RoomRaccoon nei mercati dove è presente, tra cui la stessa Italia: “Abbiamo contribuito ad aumentare RevPar e occupazione – dichiara – e anche dopo il netto calo dovuto alla prima ondata Covid, si è vista una ripresa relativamente forte e durante la seconda ondata Covid un secondo calo, ma meno pesante rispetto alla prima ondata. Siamo convinti che il mercato si riprenderà non appena saranno tolte le restrizioni di viaggio e già verso la fine del primo trimestre dovremmo assistere ad una ripartenza”. Tra le location che potrebbero maggiormente beneficiare di un recupero, Pijpers vede soprattutto le proprietà in campagna, fuori dai centri urbani e nelle zone rurali, che sono state molto popolari la scorsa estate. “Durante la riapertura del mercato alberghiero – prosegue il manager – la tecnologia è diventata sempre più importante per gli albergatori. RoomRaccoon ha sviluppato funzionalità come il check-in online, l'upselling e la comunicazione automatica con gli ospiti per assicurarsi che l'albergatore sia in grado di mantenere una distanza di sicurezza dai propri ospiti. Oltre a questi elementi, RoomRaccoon si integra anche con terze parti come i fornitori di serrature a chiave e quelli che forniscono gli strumenti per l'apertura delle porte in modalità contactless”. Per aumentare il RevPAR dei suoi albergatori RoomRaccoon ha costruito uno strumento integrato di upsell per rendere facile l'upgrade di una camera o la vendita di componenti aggiuntive durante la procedura di check-in online. L'ultimo sviluppo sul mercato riguarda la risposta al desiderio dell'albergatore di avere più prenotazioni dirette per risparmiare sulle commissioni elevate che le Ota addebitano. In questo caso RoomRaccoon parla di un motore di prenotazione senza commissioni che può convertire oltre il 27% delle prenotazioni dirette.

Interpretare
il cambiamento

Con i vari lockdown ad essere avvantaggiati sono gli operatori capaci di leggere e interpretare tempestivamente la ripartenza. Di questo è convinto Francesco Traverso, amministratore delegato e cofondatore di HBenchmark, che spiega: “Chi ha accesso alle informazioni in tempo reale è più preparato a intercettare i repentini cambiamenti causati dall’emergenza sanitaria”. Con la pandemia, sempre più operatori del comparto hospitality hanno compreso l’importanza di analizzare in anticipo lo scenario competitivo per migliorare le proprie performance. In questa prospettiva si inserisce HBenchmark, la piattaforma di hospitality data intelligence che mette a disposizione di hotel e destinazioni turistiche informazioni puntuali e in tempo reale sulle variazioni del mercato di riferimento. In questo modo è possibile prendere decisioni essenziali con maggiore oggettività, migliorando la programmazione del business, ottimizzando le risorse, posizionando l’offerta e adottando strategie mirate di comunicazione, promozione e marketing. Traverso riconosce però che, pur essendo la tecnologia un potente abilitatore, “il più delle volte, le aziende utilizzano solo il 10% di quelle che adottano a causa della complessità delle soluzioni, della mancanza di un approccio consulenziale e del digital gap presente in azienda”. Negli ultimi anni si è lavorato molto in ambito turistico per colmare questo divario. L’azienda ha tra l’altro stretto una partnership con Zucchetti, alleanza che permette di integrare la piattaforma di HBenchmark con le soluzioni gestionali Zucchetti per il mondo hospitality. “HBenchmark utilizza la più autorevole delle fonti dati, ovvero i Pms delle strutture ricettive e restituisce, in forma anonima ed aggregata, molteplici indicatori di performance legati ai record delle prenotazioni – commenta Traverso -. Le partnership con le software house sono per questo fondamentali per garantire non solo la qualità delle informazioni erogate dalla piattaforma ma anche la continuità del flusso dati”.