Il peggiore anno finanziario dei suoi 35 anni di storia. Così può descrivere Ryanair l’ultimo anno di attività, per il quale prevede una perdita tra gli 850 e i 950 milioni di euro, come scrive il Corriere della Sera.
La compagnia aerea presenta intanto i conti del terzo trimestre: la perdita netta subìta tra ottobre e dicembre è di 306 milioni di euro nell’anno fiscale posticipato, a causa del crollo del traffico causato dalla pandemia e dalle misure restrittive.
Come tutta l’industria, il gruppo ha sofferto ancora una volta delle restrizioni di viaggio messe in atto per frenare la diffusione del virus e delle sue nuove varianti. Il suo fatturato trimestrale è crollato dell’82% a 340 milioni di euro. Il vettore low cost ha trasportato solo 8,1 milioni di passeggeri, un calo del 78% in un anno.
“Speravamo che le cose potessero migliorare nel terzo trimestre, ma nella settimana prima di Natale, l’emergere delle varianti britanniche e sudafricane ha portato a severe restrizioni”, ha spiegato Michael O’Leary, fondatore e amministratore delegato del gruppo in un video sul sito di Ryanair. Il vettore ritiene che i confinamenti e i test richiesti prima di volare faranno precipitare il traffico fino a Pasqua. Mantiene la sua previsione di 26-30 milioni di passeggeri per l’anno finanziario 2020-2021, che si concluderà a fine marzo. Prima dello scoppio della pandemia, il gruppo sperava di trasportare 155 milioni di passeggeri quest’anno.