Il mondo del travel tiene d’occhio Amazon Explore

L'impossibilità di viaggiare a seguito dello scoppio della pandemia ha spinto diverse realtà del turismo a trovare un'ancora di salvezza nel digitale. Lo scorso anno si è assistito a un proliferare di video, tour virtuali, crociere, lezioni di mixology o di cucina, ogni giorno si potevano trovare nuove offerte e suggerimenti online da parte di hotel, tour operator, compagnie di crociera ed anche destinazioni. Anche se vi è chi vorrebbe lasciarsi alle spalle Zoom e tutto questo mondo digitale – scrive Travel Weekly -, l'aumento delle esperienze virtuali, alimentato dalla pandemia, ha aperto nuove opportunità.

La mossa di Amazon

In questo scenario nulla è sfuggito all'attenzione del gigante dell'e-commerce, Amazon che verso fine 2020, come già annunciato da questa agenzia di stampa, si è lanciato nell'arena dei viaggi con un nuovo prodotto interattivo, Amazon Explore. Si tratta di una piattaforma per i tour operator per vendere di tutto, dai tour privati alle sessioni di meditazione personalizzate, dallo shopping virtuale dei viaggi alle visite ai musei. A quanto rilasciato dalla azienda, questa mossa, in realtà, era stata pianificata già prima della pandemia a fronte del fatto che Amazon ha riconosciuto e quindi intercettato “il desiderio dei clienti di esperienze uniche”.
Dal canto suo il servizio mira a soddisfare "questa esigenza di connettersi rapidamente e comodamente con persone, luoghi e attività in tutto il mondo che suscitano curiosità e catturano l'immaginazione”, fa sapere l'azienda. Tra l’altro, secondo il big dell’e-commerce stiamo parlando di una esigenza che non è temporanea e che “non scomparirà quando la crisi sanitaria sarà finita”.

L'analisi

Mentre alcuni nel settore ipotizzano che Amazon stia sondando il terreno per un ingresso più massiccio in ambito turistico, l’azienda insiste sul fatto che il nuovo prodotto "non è un passaggio per entrare nel mondo dei viaggi", ma che la piattaforma "è stata progettata per integrare, piuttosto che sostituire, i viaggi tradizionali".
Dal canto suo Travel Weekly riporta alcune testimonianze, come quella di Douglas Quinby, co-fondatore di Arival, gruppo di ricerca che si occupa anche dei tour giornalieri, che ha affermato di vedere la mossa di Amazon come un'estensione del suo core business di vendita al dettaglio online. "Una grande caratteristica di molte delle esperienze del tour è in realtà lo shopping online e il collegamento delle persone con i commercianti locali – ha detto il manager -. Sembra davvero che si tratti più di espandere la loro impronta di e-commerce".
Ciononostante, il passaggio nell'orbita dei viaggi da parte del gigante di Internet ha portato l'industria a guardarlo da vicino, in particolare dopo aver visto Airbnb ed Expedia aggiungere tour ed esperienze del mondo reale alle loro offerte di viaggio negli ultimi anni.
Amazon ha iniziato a lanciare il suo programma alla fine di settembre con un lancio beta solo su invito. Sebbene non abbia ancora fatto grandi annunci pubblici, ha aperto la piattaforma a tutti i clienti statunitensi alla fine del 2020 e ora offre più di 200 esperienze di tour operator e altri partner in tutto il mondo. La società ha affermato che Amazon Explore è stato creato per "trasportare virtualmente le persone in altre parti del mondo attraverso esperienze di live streaming entusiasmanti, vivaci e personalizzate con esperti locali", offrendo al contempo a privati e piccole imprese l'accesso "a milioni di clienti su Amazon”.

L’esperienza dei t.o. partner

I tour operator, che sono stati tra i primi partner, affermano che questa mossa ha permesso loro di mantenere operative le guide e di proseguire con alcune attività anche se solo part-time, durante un anno in cui il turismo internazionale è stato in gran parte fermo. Tra i nomi ci sono Intrepid Travel o aziende più piccole e regionali come Ken’s Tours Kyoto e Asuaire, specializzate in viaggi in Costa Rica, Nicaragua, Panama e Guatemala.
Ken Sakata, fondatore di Ken’s Tours Kyoto, ha affermato di essere stato coinvolto per la prima volta con Amazon Explore nel 2019 e che tutto ciò gli ha permesso di rimanere in attività durante la pandemia mentre il Giappone resta chiuso agli americani, un tempo suo mercato principale. Ad oggi, ha venduto circa 100 esperienze, inclusi tour del quartiere storico di Kyoto, shopping tour e sessioni di meditazione in un tempio buddista zen, anche se non tutte attraverso la piattaforma Amazon.

Intrepid Travel ha dichiarato che il suo marchio di tour giornalieri, Intrepid Urban Adventures, è stato in grado di far lavorare circa 70 guide, offrendo esperienze individuali attraverso Amazon, mentre Cristina Calvo, co-fondatrice e chief marketing officer di Asuaire, ha dichiarato che la piattaforma ha consentito alla sua azienda di mantenere operative alcune attività locali dipendenti dal turismo, almeno part time. Dal canto suo Calvo vede le entrate provenienti da Amazon Explore come un complemento, non un sostituto per i viaggi. La manager lo considera uno strumento che i consulenti di viaggio possono utilizzare nel processo di pianificazione del viaggio. Inoltre, Amazon Explore consente ai viaggiatori di collegarsi con il Paese prima del loro arrivo o di fare un tour virtuale per iniziare a incontrare le persone prima di viaggiare.

Un prodotto in evoluzione

Si tratta di un prodotto in evoluzione. Mentre molti dei prodotti virtuali che le realtà del travel hanno iniziato a offrire durante la pandemia erano per lo più video creati per mantenere vivi i contatti con i clienti mentre non potevano viaggiare, un numero crescente di aziende ha iniziato a sviluppare esperienze interattive private che possono vendere. EF Go Ahead Tours, ad esempio, offre ora più di 175 viaggi guidati in tutti e sette i continenti IC Bellagio offre tour virtuali privati dell'Italia, comprese esperienze incentrate sui bambini e lezioni di lingua.

Un aspetto da non sottovalutare è che l'ingresso di Amazon ha aumentato l'interesse tra gli operatori di viaggi ad espandersi e competere in questo spazio, ha affermato Richard Turen di Churchill & Turen Ltd. Industry Consulting Group. "Più di un fornitore sta cercando di progettare programmi di viaggi virtuali, ho copie di diversi programmi, sono creativi e veramente personalizzati. Il concetto di stare a casa e incontrare la tua futura guida per una discussione sui ristoranti insider nella sezione di Trastevere a Roma sembra un modo incredibilmente attraente per connettersi, tramite Zoom, con i sogni che saranno presto realizzati".
Turen ha affermato che la sua società di consulenza sta anche lavorando allo sviluppo di negozi di souvenir di viaggio online virtuali. "Ho clienti che vorrebbero passeggiare per le pittoresche strade del quartiere Marais di Parigi con un residente locale tramite Zoom o visitare alcune delle ultime mode a Saint-Germain-des-Pres comodamente da casa", testimonia Turen. A suo dire c'è un grosso potenziale da sviluppare, "è ancora un concetto agli inizi. Si possono sentire i suoni di un quartiere mentre lo si attraversa virtualmente, utilizzando la tecnologia esistente, ma quello che voglio è che i miei clienti sperimentino odori virtuali mentre passano davanti alla boulangerie prima di inviarli fisicamente a Parigi".

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