Stati Uniti: il comparto delle adv chiede il sostegno del governo

Il comparto delle agenzie di viaggi degli Stati Uniti chiede a gran voce il sostegno del governo federale per salvare il settore, composto da piccole imprese. Questo mese, l'American Society of Travel Advisers (Asta) ha presentato una richiesta di soccorso Covid-19 al Congresso sulla base di un programma di sovvenzioni per agenzie di viaggi da 9,3 miliardi di dollari per le sue 14.000 agenzie di viaggi e consulenti, scrive Skift. E' stato richiesto anche un programma di sussidi per l'occupazione di viaggio a livello di settore presso il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, sul modello del programma di supporto per i salari delle compagnie aeree.

"Finora, il sostegno finanziario per l'industria dei viaggi è stato tragicamente inadeguato, e specialmente in settori meno visibili come le agenzie di viaggi", ha detto in un comunicato Zane Kerby, ceo di Asta. A suo dire il Congresso dovrebbe fornire aiuti fintanto che permangono le restrizioni di viaggio.

Asta ha anche fatto presente che, a causa del Covid, oltre nove su 10 il reddito d'impresa delle agenzie di viaggi nel 2020 è diminuito di almeno il 75% rispetto al 2019 e che anche con l'esonero dalla legge Cares nel 2020 e dalla legislazione successiva, quasi il 64% delle adv intervistate ha licenziato almeno la metà del personale.

Quest'ultima richiesta di pacchetto di aiuti arriva anche sulla scia dei risultati di un recente sondaggio su 1.500 membri di Asta, che ha rivelato ulteriori dati che indicano l'urgente necessità di aiuti federali a partire da una perdita media di ricavi dell'82% nel settore. Ipotizzando l'accesso a un secondo prestito del programma di protezione dello stipendio, indennità di disoccupazione e altri programmi di soccorso, oltre il 70% delle agenzie di viaggi fallirà in sei mesi e l'85% non ce la farà oltre i prossimi 12 mesi.

Questa settimana è stato esortato il Cdc ad adottare e rilasciare una guida più chiara e uniforme per i clienti in viaggio, inclusa la richiesta di promulgare una regola per esentare i viaggiatori vaccinati. È stata inoltre suggerita l'adozione della carta di viaggio dell'associazione internazionale per il trasporto aereo o di altri passaporti sanitari, al fine di consentire la ripresa delle attività di viaggio per coloro che sono stati testati o vaccinati.

In questo scenario è probabile che i consulenti di viaggio giochino un ruolo ancora più determinante nel guidare i viaggiatori tra le diverse normative Covid sui test di viaggio e le chiusure delle frontiere. Secondo una ricerca sui consumatori, il 60% dei viaggiatori ritiene che viaggiare in futuro sarà più complicato.