La commissione trasporti di Fto – Federazione Turismo Organizzato condanna duramente la posizione di Ryanair, che identifica ed equipara le prenotazioni delle agenzie viaggi a prenotazioni effettuate da Ota e siti di screen scraping.
“Il vettore – scrive Fto – scarica la responsabilità dei mancati rimborsi sulle agenzie, che opererebbero applicando sovrapprezzi per bagagli e posti a sedere, che fornirebbero informazioni false, comunicando dati di carte di credito virtuali. Ryanair afferma che i ritardi nei rimborsi sono conseguenza di pratiche commerciali scorrette delle agenzie ed assoggetta il passeggero ad una procedura di verifica dati, non prevista in fase di prenotazione, con profili critici in ordine alla normativa che tutela i dati personali. Ryanair invita i passeggeri a prenotare unicamente tramite il sito ufficiale, invitando gli utenti a diffidare delle agenzie che potrebbero non trasferire i rimborsi ottenuti da Ryanair”.
“Il contenuto delle informazioni diffuse da Ryanair – prosegue la federazione – è lesivo del lavoro e della professionalità di migliaia di agenzie di viaggi, che quotidianamente supportano i propri clienti. L’emissione di biglietti aerei è un’attività che le agenzie viaggi possono svolgere per legge, richiesta dai passeggeri stessi, che volentieri pagano un compenso per l’attività professionalmente espletata dalle agenzie. Esse possono peraltro acquistare i voli per assemblare dei pacchetti turistici che soggiacciono a diverse regole e tempistiche di rimborso”.
Ryanair, aggiunge Fto, “a fronte di regolari pagamenti effettuati tramite le agenzie di viaggio per l’acquisto di biglietti aerei poi cancellati dal vettore, nega e ritarda i dovuti rimborsi. Le informazioni rese da Ryanair secondo cui le agenzie sarebbero Ota che utilizzano ‘fake virtual credit card’ è censurabile e priva di fondamento, posto che i biglietti di cui si chiede il rimborso sono stati regolarmente pagati. Il vettore deve rimborsare ai sensi di legge utilizzando la carta di credito usata per l’acquisto dei biglietti; tutto il resto appare pretestuoso e destinato a ledere i diritti dei passeggeri”.
Fto ha, pertanto, deciso di “intraprendere azioni incisive per far cessare queste comunicazioni che alterano la realtà dei fatti a danno delle agenzie e per evitare che vengano chiusi gli account intestati alle stesse, con danni e disagi che si riversano anche sui viaggiatori”.