È una delle innovazioni più annunciate della ricettività globale, tanto che da diversi anni se ne parla come di una realtà accertata. Ma la notizia è che oggi una catena della rilevanza di Accor è pronta ad adottarla in tutto il mondo o, come si dice in questi casi, “procederà all’implementazione globale”. Parliamo della chiave digitale, la soluzione “keyless door entry” che la catena ha declinato con il nome di “Accor Key”, in linea con la sua strategia di fornire ai propri ospiti un soggiorno senza contatto nelle sue strutture, garantendo al contempo che gli hotel non perdano il tocco umano che gli ospiti richiedono.
Come funziona
Al loro arrivo a destinazione, i clienti riceveranno virtualmente la chiave della loro camera dopo aver scaricato l’apposita app di Accor. I clienti potranno quindi accedere alle camere, alle sale riunioni e al piano con gli ascensori tramite il proprio smartphone. Una volta lasciato l’hotel, la chiave digitale verrà disattivata automaticamente. Come detto, la novità sarà portata negli hotel Accor di tutto il mondo, anche se gradualmente: dopo i programmi pilota in Nord America, Europa e Asia, l’implementazione inizierà in tutti gli hotel Accor che apriranno nel 2021 e si estenderà alle strutture esistenti con l’obiettivo di dotare 500 hotel di Accor Key entro quest’anno e almeno il 50% di tutte le camere della rete nei prossimi cinque anni, contribuendo inoltre a ridurre la quantità di plastica utilizzata per le key card. “Siamo entusiasti di annunciare il lancio di ‘Accor Key’ all’interno della nostra intera rete – ha spiegato Patrick Mendes, chief commercial officer Accor -. Realizzare un’esperienza cliente senza contatto e senza soluzione di continuità è una priorità per Accor”. Il programma Accor Key sarà implementato tramite una partnership con Staymyway, il cui ceo Faustino Fernandez ha spiegato che “un recente studio Deloitte mostra che il 60% dei viaggiatori sono più propensi a soggiornare in un hotel che offre il contactless check-in e la possibilità di utilizzare uno smartphone come chiave della camera – il 16% afferma che è un vero e proprio ‘must’. La domanda è ancora più elevata per i viaggiatori abituali”.
Meeting ibridi: arriva All Connect
E poi ci sono i meeting: Accor ha appena presentato “All Connect”, nuovo concept che promette meeting ibridi di alto livello grazie alla collaborazione di Microsoft, che ha messo a disposizione i suoi tool di ultima generazione. Il lancio è previsto ad aprile 2021, ma Accor ha in animo di dotare del nuovo concept di meeting ibridi il 100% dei suoi hotel con sale riunioni entro il 2022 in tutti i marchi, dall’economico all’ultra-lusso in tutto il mondo. All Connect consentirà di unire riunioni d’albergo con interazioni virtuali in più luoghi contemporaneamente.
Le riunioni si svolgeranno sulla piattaforma Microsoft Teams, dove i partecipanti possono connettersi e interagire virtualmente. Negli spazi riunioni Accor, Microsoft Teams Rooms e Surface Hub 2S collegheranno le persone in loco a coloro che si uniscono da remoto con esperienze audio e video. Le persone possono presentare contenuti e vedere i partecipanti virtuali come se fossero nella stessa stanza.
Il concept si concentrerà principalmente su piccoli incontri, da 8 a 50 partecipanti fisici: gli studi condotti da Accor mostrano che il 50% delle riunioni fisiche inizialmente previste per il 2021 dai clienti della sua divisione Meetings & Events evolveranno verso formati virtuali, e che il 70% degli intervistati considera le riunioni ibride un’offerta essenziale in futuro.
Gianluca Miserendino