Vacanza, come cambia il modello

Rispettare l’ambiente e le sue condizioni climatiche per assicurare un futuro al turismo è la missione di tutti i territori, che stanno puntando su misure ecologiche in grado di garantire anche un impatto positivo e diretto in termini economici. Nuove offerte di mobilità elettrica, modelli di sviluppo a basse emissioni di carbonio e l’applicazione di tecnologie innovative e pulite sono tra le iniziative di sostenibilità in via di adozione.

E’ in particolare dal settore aviation che si attendono ulteriori sforzi in questa direzione. A questo proposito il settore dell’aviazione europea ha presentato la sua iniziativa in tema di sostenibilità, il cui titolo è Destination 2050 – A Route to Net Zero European Aviation. Fornisce una visione e un percorso per ridurre le emissioni di Co2 in Europa e nel mondo. Ciò fa seguito ai recenti impegni in materia di clima annunciati dal settore lo scorso novembre nella relazione della tavola rotonda sulla ripresa dell’aviazione europea, che ha invitato le parti interessate istituzionali a unirsi al settore in un patto della Ue per l’aviazione sostenibile entro la fine del 2021, invito che è stato ribadito nuovamente.

L’accordo di Parigi

Basandosi sull’accordo di Parigi e sul Green Deal europeo, Destination 2050 prevede che tutti i voli all’interno e in partenza dalla Ue, dal Regno Unito e dall’Efta realizzino emissioni nette di Co2 pari a zero entro il 2050.

L’ambizioso piano e i relativi impegni stabiliti dalle compagnie aeree, dagli aeroporti, dai produttori aerospaziali e dai fornitori di servizi di navigazione aerea mostrano una leadership collettiva del settore dell’aviazione europeo nella riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di rendere i viaggi aerei di piacere e d’affari in Europa e nel mondo più sostenibili a lungo termine. Secondo il rapporto, esiste un’opportunità di raggiungere questo obiettivo attraverso una combinazione di quattro misure chiave, allineando l’aviazione europea con gli obiettivi climatici dell’Ue, a condizione che si garantiscano la politica di sostegno e il quadro finanziario necessari a livello nazionale e dell’Ue.

Le quattro misure

Le quattro misure includono i miglioramenti nelle tecnologie degli aeromobili e dei motori che potrebbero ottenere riduzioni delle emissioni del 37%, l’uso di combustibili sostenibili per l’aviazione che potrebbe ottenere riduzioni del 34%. L’attuazione di misure economiche potrebbe garantire una riduzione delle emissioni dell’8% e i miglioramenti nella gestione del traffico aereo e nelle operazioni degli aeromobili potrebbero aggiungere una quota del 6%.

Il report Destination 2050 prevede inoltre che il numero di passeggeri aerei europei crescerà in media di circa l’1,4% all’anno tra il 2018 e il 2050 senza compromettere la capacità del settore di raggiungere le emissioni nette di Co2 previste. Per realizzare il target di “emissione zero”, saranno però necessarie – spiegano gli esperti – azioni congiunte rapide e decisive da parte dei governi e dell’industria. L’industria dovrà continuare a investire in modo sostanziale nella decarbonizzazione e nell’innovazione e compiere le necessarie transizioni operative, mentre i governi dovranno garantire parità di condizioni e facilitare la transizione attraverso incentivi e riducendo i rischi di investimento con quadri politici coerenti e stabili.

I nuovi trend

Per la domanda di vacanze green non è tanto una questione di destinazione, quanto di tipologia di soggiorno. Per il 2021 si riconferma il successo delle soluzioni open air. La panoramica a livello europeo offre una conferma dell’andamento di un settore che già da anni risulta in crescita, in particolare quello relativo ai soggiorni presso camping e glamping che, nonostante il calo generale dovuto a lockdown o chiusure, sembra confermarsi come una delle soluzioni preferite al tempo della pandemia.

Per quanto riguarda il mercato domestico, le prime stime riconfermano l’interesse dei connazionali per la montagna estiva, l’entroterra e borghi nascosti, che consentono un contatto diretto con le comunità locali.

Laura Dominici

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