Comunicare in modo trasparente, la ricetta di Bonini

Con l’avvicinarsi di una Pasqua ancora incerta sotto il profilo delle partenze e una situazione sanitaria ancora delicata, non c’è molto da fare per le aziende se non attendere le decisioni del prossimo Dpcm e sperare in un abbassamento del livello di guardia.

Stefano Bonini,  senior partner di Trademark Italia, ne approfitta per qualche consiglio alle aziende: “In realtà pochi consigli e tanti auguri prima di tutto. Dire agli operatori di provare a resistere ovviamente è banale, l’unica cosa che mi sento di consigliare agli operatori turistici è quella di analizzare ed esaminare con attenzione i messaggi e gli stimoli che arrivano dal mercato e di essere il più possibile flessibili ed elastici nella gestione delle loro imprese e nella promo-commercializzazione delle stesse. Molti punti di riferimento che tutti noi avevamo pre-Covid sono cambiati e stanno ancora cambiando soprattutto in fatto di domanda. Alcune tendenze che abbiamo registrato in questo periodo sono destinate ad accompagnarci pe molto tempo, a partire dall’attenzione alla salubrità e alla sostenibilità delle vacanze”.

La domanda di luoghi e strutture ricettive sicure, di spazi ampi e aperti, di servizi garantiti a livello igienico-sanitario “resterà ancora per qualche tempo, finché tutti noi ci saremo dimenticati del virus. In un momento di grande paura e attenzione come questa gli operatori turistici devono rispondere con una comunicazione trasparente e rassicurante, che empaticamente incroci i bisogni dei viaggiatori – aggiunge il manager – dalla sicurezza (igienica) alla personalizzazione dei servizi fino alla flessibilità nelle prenotazioni: le cancellation policies dovranno ammorbidirsi sempre più a fronte di booking window sempre più compresse. Un crescente numero di persone desidera avere informazioni chiare su rimborsi, termini di cancellazione e possibilità di riprenotare il proprio viaggio/vacanza in futuro”.

Laura Dominici

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