Trentanove associati, 41 quartieri fieristici, il 96% delle manifestazioni internazionali e la maggior parte di quelle di rilievo in Italia, 4 mln di metri quadrati come patrimonio della storia antica e attrazione turistica, circa 200mila imprese che espongono e 20 mln di visitatori. Sono alcuni dei numeri di Aefi, secondo quanto rilasciato dal segretario generale, Loredana Sarti.
Il dato 2020 mostra “un calo dell’80% di fatturato per gli associati, il nostro è un settore della filiera molto ampio. Dal 1° settembre al 23 ottobre le fiere sono state aperte per 53 giorni”, sottolinea la manager, non nascondendo che si pensava di poter andare avanti per più tempo con l’attività. “Il settore non ha annullato le manifestazioni – precisa -, ma le ha spostate e poi trasformate in iniziative digitali. Abbiamo i nostri protocolli approvati dal Cts con relativo adeguamento delle strutture”. Non è mancata poi la formazione volta alle persone per saper gestire “in luogo e non le emergenze”.
Alla domanda su come affrontare le nuove tecnologie, Sarti sottolinea che è stato portato avanti “uno sviluppo enorme, bisogna concretizzarlo, ma ci deve essere data la possibilità di sopravvivere con gli interventi previsti. Poi siamo pronti”.
Stefania Vicini