La nuova era delle associazioni

Il 2020 è stato l’anno delle associazioni e dei comitati. Quelle già esistenti si sono rinforzate e rivitalizzate, altre hanno fatto capolino sulla scena. Hanno lavorato per i propri associati, bene o male non sta a noi dirlo, ma hanno lavorato. Alcune hanno alzato la voce, altre sono scese in piazza, altre, invece, hanno invaso i social (a proposito, qualcuno l’ha chiamata “sindrome dell’annuncio” o annuncite), ma c’è anche chi ha preferito evitarlo, chi ha inneggiato alla calma e cercato di placare animi e polemiche, chi si è seduto ai tavoli per portare avanti le istanze del settore, chi ha sposato la causa della collaborazione tra le parti, chi ha saputo essere prudente ed avveduto, facendo solo apparentemente un passo indietro, che in realtà è stato un passo avanti in fatto di salvaguardia degli equilibri.

E’ questa la grande novità dell’anno, di fronte a quella che è una crisi dell’associazionismo in assoluto, non solo in ambito turistico, ma anche in altri settori merceologici. Basti pensare agli anni addietro, ma senza andare troppo lontano nel tempo, quando le rappresentanze sindacali erano considerate inutili, sovrastrutture autoreferenziate, dal sindacato dei lavoratori a quello delle imprese erano considerati in via di estinzione. Fino al Covid. La pandemia ha riportato in auge tutti i sindacati e le sigle di vario tipo, da quella dei balneari a quella dei ballerini, financo le rappresentanze delle maestranze dello spettacolo e a tal proposito Sanremo docet.

A commentare il fenomeno è Massimo Caravita, presidente Fiavet Emilia Romagna e Marche, che si dice concorde con tale lettura. “Come associazione Fiavet Emilia Romagna e Marche abbiamo lavorato come non mai – afferma a Guida Viaggi -, anche rivedendo i paradigmi relazionali nei confronti delle adv, che ci chiamano ora per confrontarsi su qualunque problematica. Per avere conferme, dal contributo alle assunzioni, dal quesito fiscale al credito di imposta, ci stanno chiedendo di tutto”, racconta il manager.

Sembra quasi sia iniziata una nuova era dell’associazionismo, ma quando il Covid sarà finito questa nuova era proseguirà o si tornerà alle tinte fosche del passato?

 

Stefania Vicini

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