Ecco le disposizioni del nuovo Dpcm, quello emesso nell’era Draghi in tema di spostamenti tra regioni, viaggi all’estero, crociere, rientri, ma anche esercizi commerciali e bar, musei, teatri o ristorazione in hotel.

Spostamenti

Resta confermato (fino al 27 marzo), il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome, anche in zona bianca o gialla, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
In zona rossa gli spostamenti sono consentiti solo per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità”, così come il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Fino al 2 aprile, e nella giornata del 6 aprile, sono vietate le visite ad amici o parenti o in un’altra abitazione privata per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità. Il 3, 4 e 5 aprile (il che vale anche per le zone arancioni ì) sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa regione, nella fascia 5-22, a un massimo di due persone.
Cosa succede in zona arancione. Dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, ci si può spostare all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22 per visitare amici o parenti, una sola volta al giorno, seguendo le stesse modalità valide su tutto il territorio nazionale (tranne le zone bianche) per il 3, 4 e 5 aprile in zona rossa.

Quanto alle seconde case, in zona rossa si possono raggiungerle, anche in un’altra regione (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), ma solo per chi può comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021. Sono esclusi tutti i titoli di godimento successivi (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione).

Viaggi all’estero

Per quanto riguarda i viaggi all’estero il Dpcm ha confermato le ultime disposizioni del governo Conte su modalità e restrizioni per l’entrata e l’uscita dal nostro Paese. Sia per andare all’estero, sia per il rientro, è obbligatorio compilare un questionario a titolo informativo, privo di valore legale. Continua la suddivisione dei Paesi del mondo in cinque elenchi. In base alla lista in cui è inserito il luogo in cui si vuole entrare o da cui si vuole tornare, bisognerà seguire delle regole specifiche.

L’Elenco A comprende la Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino. Non ci sono restrizioni, se non quelle imposte dai due Stati per l’ingresso nel loro territorio.

L’Elenco B comprende tutti i Paesi in cui il rischio dovuto al Coronavirus è basso. Purtroppo l’elenco è ancora vuoto.

L’Elenco C comprende numerosi Stati europei: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori extra-europei), Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Monaco. In questi casi ci si può spostare, anche senza motivazione e quindi per turismo, salvo eventuali restrizioni imposte a livello regionale.

Al ritorno in Italia si deve compilare un’autodichiarazione e bisogna informare l’Asl competente del proprio ritorno. Chi vuole entrare o transitare in Italia dopo essere stato in un Paese dell’Elenco C deve eseguire un tampone molecolare o rapido entro 48 ore dall’ingresso. In caso contrario, si verrà tamponati all’arrivo e poi si dovranno osservare 14 giorni di quarantena.

Resta confermato il divieto di viaggi all’estero verso gli Stati e i territori compresi nell’elenco E consultabile anche sul sito della Farnesina. È vietato, inoltre, anche l’ingresso e il transito in Italia delle persone che hanno transitato o soggiornato negli Stati e territori del medesimo elenco nei 14 giorni antecedenti, salvo deroghe come assoluta urgenza, esigenze lavorative o di studio, rientro al domicilio, abitazione e residenza.

Le crociere

Le crociere? Si possono svolgere nel rispetto delle norme anticontagio validate dal comitato tecnico-scientifico. Cioè possono partecipare coloro che non sono sottoposti a misure di sorveglianza sanitaria o isolamento fiduciario, e che non abbiano soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’imbarco in Stati appartenenti agli elenchi D ed E.

Alle navi di bandiera estera è consentito l’ingresso nei porti italiani nel caso in cui provengano da Stati e territori compresi negli elenchi A, B e C. I passeggeri non devono aver soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’ingresso nel porto italiano in Stati o territori di cui agli elenchi D ed E. Gli scali sono consentiti solo nei Paesi degli elenchi A, B e C, mentre sono sempre vietate le escursioni libere.

Bar, ristoranti, musei, cinema e teatri

Quanto a bar e ristoranti in zona rossa e arancione è vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 si può l’asporto; la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi soggiornano, anche in zona rossa. Il che vuol dire che è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Cosa succede alle attività commerciali? In zona rossa saranno aperti solo le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità. E’ ammessa la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia.

Il Dpcm conferma l’apertura dei musei, nelle zone gialle, nei giorni infrasettimanali, garantendo ingressi controllati e contingentati. Dal 27 marzo, potranno anche aprire il sabato e nei giorni festivi. Una novità è che in quella data (in zona gialla) apriranno cinema e teatri, con il limite di capienza al 25% di quella massima. Tradotto in numeri sarà possibile ospitare fino a 400 persone all’aperto, fino a 200 al chiuso per ogni sala. I posti a sedere dovranno essere preassegnati, si deve rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.