Guizzardi: “Il risk management elemento professionalizzante”

Andrea Guizzardi, professore di statistica economica dell’Università di Bologna e direttore dell’Osservatorio Business Travel offre uno spunto di riflessione su come la crisi globale possa consolidare il ruolo del travel manager in azienda.

Secondo il docente, si inizierà a parlare propriamente di gestione efficiente dei viaggi d’affari, considerando oltre ai costi anche gli output del processo. Tra questi ultimi, la sicurezza e i tempi “morti” ovvero quelli implicati da visti, permessi, quarantene.

“I travel manager – spiega Guizzardi – devono vedere questo cambiamento come una opportunità professionale. Alcuni si sono fermati al taglio del budget, arrivato in certi casi fino al 90% e il sentiment è diventato “nel futuro conterò di meno”. Il crollo della spesa è insindacabile, ma in tanti hanno sperimentato un maggiore interesse della dirigenza verso il travel e il maggior ricorso a (costose) professionalità esterne. In altre parole, è crollato il budget disponibile ma sono aumentate le richieste di lavoro qualificato. Il travel manager ha quindi un’opportunità in più per interagire con il board e dimostrare che ridurre il suo lavoro a tagliatore di costi rappresenta un utilizzo sub-ottimale delle competenze di chi era abituato a fare muovere in sicurezza i viaggiatori ben prima del Covid. A fianco di un costo da controllare c’è oggi un output dei viaggi da massimizzare. La safety & security come la capacità di ottimizzare i tempi morti del viaggio sono un’opportunità per il travel manager di domani. La competenza nel risk management rappresenta un’ottima carta per un curriculum più robusto e un supporto per un migliore inquadramento”.

Paola Olivari