Non è cambiata la voglia di viaggiare, ma indubbiamente si sono create esigenze diverse dal passato ed è necessario offrire un servizio che sia emotivamente a prova di pandemia: da queste premesse è partito l’ultimo e-MARTEDITURISMO organizzato da Guida Viaggi in collaborazione con Europ Assistance per esplorare garanzie e coperture offerte dalle assicurazioni, chiedersi come sarà la polizza alberghiera del futuro e quali richieste verranno dai viaggiatori.
“Le aziende del travel hanno necessità di indagare e monitorare gli aspetti che riguardano le intenzioni del viaggiatore, dove quest’ultimo intenda andare e i suoi bisogni – ha esordito Massimiliano Sibilio, head of travel sales & marketing di Europ Assistance Italia -. Noi abbiamo condotto diverse survey, sia a livello di gruppo che locale, l’ultima delle quali nei primi 15 giorni di marzo su un campione di intervistati italiani”. Sono stati quattro gli ambiti analizzati dall’indagine: il comportamento d’acquisto, le destinazioni e le soluzioni ricettive preferite e il value service. Per quanto riguarda il primo aspetto, “pre-pandemia circa il 52% degli interpellati quando acquistava – ha proseguito Sibilio – si indirizzava sulla soluzione più economica senza badare alla possibilità di eventuali cancellazioni. Oggi l’87% è disposto a pagare un ‘premium price’ per poter modificare o cancellare la prenotazione fino al giorno della partenza”. In riferimento al secondo punto, le mete più gettonate, “ci si aspetta – ha commentato il manager – che quest’estate il turismo sia ancora domestico. Uno su due farà le proprie vacanze in Italia, Paese che, però, ha una capacità ricettiva limitata. Il 25% pensa di muoversi all’interno dell’Ue e il 25% entro l’anno fuori dall’Europa”. Terza evidenza l’alloggio: “Le persone vogliono evitare luoghi affollati: il 40% effettuerà vacanze in hotel e il 34% nel mondo dell’extra-ricettività, che comprende case vacanza, camping e b&b”. Ne consegue una flessione nella scelta dei villaggi, mentre nell’ultimo anno l’extra-ricettivo registra il trend di crescita più importante, prima appannaggio degli stranieri, e cambiando dunque il mix. A proposito del quarto elemento cardine, emerge dalla survey “un’intenzione a mettere mano al portafogli per avere servizi aggiuntivi. Il 44% è disposto a pagare per poter cancellare la prenotazione, il 23% per servizi che offrano garanzie nel caso ci si ammali di Covid e il 10% per avere un’assistenza sanitaria garantita”.
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Nicoletta Somma