Le store di Welcome: Caraffini e la vision moderna

Welcome Travel Store, parte una nuova era per Welcome, ma anche per Luca Caraffini, che di questa nuova società è l’a.d. Un bel cambiamento per il manager che dopo anni alla guida delle adv Geo Travel Network, si butta a capofitto a seguire un nuovo progetto di grande portata. Lo vede come “il network del futuro, vincente ad un confronto europeo”, che lui stesso definisce “un rimescolare un po’ le carte”. E’ un modello in cui crede, che nasce dalla sua esperienza di anni con alcune adv di proprietà. Un progetto che passa da una matrice “artigianale” ad una dimensione “industriale” sotto il cappello (e la forza) di Welcome. “Un know how che gli azionisti hanno riconosciuto e che metto a disposizione, avendo delle adv che gestisco così. E’ una formula di cui conosco pregi e difetti, ma è una formula vincente”, asserisce senza mezzi termini.

Caraffini è più che convinto della validità dell’operazione, “è una vision moderna. Sono anni che dico che questo progetto deve partire, a prescindere dal Covid, perché porta le adv ad essere punti vendita in cui si vendono viaggi, con meno back office, adempimenti burocratici, contabilità – solo per fare alcuni esempi -, che portiamo avanti noi con una gestione amministrativa centralizzata, che prevede meno costi per l’adv, andando incontro a molti punti vendita che oggi sono in difficoltà, e più ricavi”. Tra i vantaggi “una maggiore concentrazione sul cliente finale, semplificando l’operatività in quanto non si può essere esperti in marketing, in normativa…”. Insomma l’Aip questo fa, porta l’adv a concentrarsi su ciò che è nel suo dna. Il che può comportare una crescita maggiore rispetto all’adv tradizionale che, invece, deve strutturarsi per adempiere alle varie mansioni, oltre a quella della vendita, “in questo caso, invece, una volta fatta la pratica la si inserisce nel gestionale e al resto pensiamo noi”.

Il tutto avviene sotto un’unica insegna. Interpellato sulla reticenza che però c’è tra le adv in generale ad abbandonare la propria , il manager ha la sua teoria che espone con molta chiarezza. “L’insegna sarà lo scoglio”, riconosce, senza preoccuparsi più di tanto in quanto è una storia che si ripete, nel senso che “dieci anni fa l’aderire ad un network veniva visto come uno scoglio in quanto l’adv non si sarebbe più occupata direttamente lei dei contratti, ma li avrebbe fatti la rete”, poi si è visto come è andato il corso degli eventi. “Questa è una formula che sarà vincente nel tempo”,  ribadisce, in quanto ha “spazi enormi, migliaia di punti vendita potrebbero aderire. Tra qualche decennio sarà la formula tra le più frequenti nel settore dei viaggi”, prevede il manager.

La caratteristica del suo modello? Quello di puntare a “lavorare con professionisti“, dice Caraffini, con adv che hanno esperienza di anni alle spalle, “che sanno lavorare”.  Quanto ai numeri, il manager conta di arrivare in un paio di anni a 30-50 adv contrattualizzate con questa formula, “per un modello che andrà sempre di più a esplodere”.

Stefania Vicini

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