Fiumicino, la fiducia decolla da qui

L’elevato livello del protocollo sanitario adottato da Fiumicino in collaborazione con Alitalia e Delta Airlines e in stretta collaborazione con il supporto delle autorità italiane e statunitensi è un esempio di sicurezza in tutta Europa e nel mondo. e una pietra miliare dell’aviation industry nel ridare sicurezza ai viaggiatori.
“Gli ottimi risultati – ha dichiarato Marco Troncone, ceo Aeroporti di Roma nel corso di un webinar organizzato da Airports Council International Europe con il supporto di Enac e di Adr – ottenuti finora dalla sperimentazione dei voli Covid-tested confermano l’efficacia sanitaria del nostro protocollo. Infatti, grazie a un controllo pre-partenza sul 100% dei passeggeri, permette una radicale riduzione del rischio di importazione del virus, in particolare in alternativa alla misura dell’isolamento fiduciario”.
“Il protocollo adottato, incentrato sulla creazione di cean corridor internazionali, si sta rivelando pienamente idoneo a sostenere nella massima sicurezza la tanto attesa ripresa del traffico aereo e il rilancio della connettività internazionale. Per questo stiamo lavorando per coinvolgere un maggior numero di compagnie aeree, aeroporti e istituzioni per promuovere protocolli efficaci, sostenibili e omogenei in tutta Europa”. “Aeroporti di Roma – ha proseguito Troncone – sta lavorando anche per implementare la digitalizzazione dei processi sviluppando un Travel Health Portal e implementando soluzioni di tessera sanitaria che possano contribuire a garantire una gestione comoda e affidabile dei certificati di negatività prima della partenza e consentire un valido supporto di rintracciabilità”.
L’incontro appare particolarmente significativo in quanto ha avuto luogo mentre l’Ue sta adottando nuove restrizioni in risposta alle varianti di Covid-19 e ai significativi ritardi legati alla vaccinazione. Questo si traduce in un divieto generale di viaggi non essenziali sia all’interno della maggior parte dell’UE sia all’esterno, senza armonizzazione tra test e quarantene.
Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe ha sottolineato come la carenza di dosi di vaccino negli Stati dell’UE possa avere gravi conseguenze per gli aeroporti, le compagnie aeree e il turismo.
“Gli aeroporti – ha spiegato – hanno bisogno di riprendere il traffico passeggeri entro l’estate ma rischiano il permanere delle restrizioni anche per i viaggi intraeuropei. Sono urgenti, inoltre, un maggiore sostegno finanziario per permettere agli aeroporti di superare i prossimi mesi e, per l’Ue, la necessità di lavorare con i settori dell’aviazione e del turismo per superare i divieti di viaggio attraverso misure efficaci. Passare dalle restrizioni a un regime evolutivo che permetta il graduale ripristino della libera circolazione delle persone significa salvare vite umane e mezzi di sussistenza”. I test pilota condotti da Aeroporti di Roma sulle rotte Roma-Fiumicino-New York-JFK e Roma-Fiumicino-Atlanta hanno dato risultati incoraggianti, a conferma che i rischi di trasmissione e importazione possono essere controllati e mitigati attraverso i test. Durante la fase di prova, solo 5 passeggeri su 3.824 sono risultati positivi al Covid-19, a dimostrazione che questi voli non hanno avuto alcun impatto sul virus in Italia e dell’efficacia di controllo del rischio senza la necessità di ricorrere alla quarantena.
“Come ente regolatore – ha aggiunto il direttore generale dell’Ente nazionale per l’aviazione civile Alessio Quaranta – dobbiamo accompagnare la ripresa del trasporto aereo rafforzando, al contempo, la sicurezza delle infrastrutture. Il rilancio del traffico aereo e, per esteso, dell’economia nazionale, passa anche attraverso la consapevolezza della sicurezza sanitaria negli aeroporti e a bordo degli aeromobili, che i passeggeri devono avere nel momento in cui scelgono il mezzo aereo per i propri spostamenti. Le soluzioni già realizzate da Aeroporti di Roma, unite a un’efficienza operativa di test integrati nei processi aeroportuali, sono esempi di best practice da seguire per favorire la rinascita della fiducia nel trasporto aereo”.
“L’Enac – ha concluso Quaranta – che nel corso della pandemia ha sempre operato in stretto coordinamento con le autorità sanitarie, si è fatto promotore con il ministero delle Salute e con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti per proporre di ripartire da quanto realizzato da Adr e creare una rete di aeroporti non solo italiani, ma europei, che, attraverso protocolli ad hoc, favoriscano la ripartenza del settore e il ritorno, per quanto possibile, alla normalità e alla consuetudine del viaggio aereo”.

Paola Olivari

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