Il ricettivo inbound sotto l’ala di Itoa

“L’idea nasce tre anni fa durante una cena con operatori australiani e statunitensi che non si sentivano tutelati da un marchio di qualità, che accomunasse tutta l’industria ricettiva italiana. Gli operatori erano ospiti di Sandro Saccoccio che, raccolta la richiesta, si impegnò a portare avanti quella precisa esigenza del mercato. Nasce così Itoa, ascoltando il mercato”. A raccontare la genesi di Itoa Inbound Tour Operator Association, è lo stesso Sandro Saccoccio, che, della neo nata associazione, è il presidente.

 

Gv: In che cosa consiste Itoa?

“E’ una libera associazione, a carattere nazionale, di imprese che esercitano attività di organizzazione di viaggi (operatori di tour) e servizi di accoglienza turistica, nella loro accezione più ampia. La volontà è quella di rappresentare l’intera filiera turistica, dai t.o. ricettivisti alle guide turistiche, dagli Ncc ai ristoranti, dagli stabilimenti balneari ai piccoli boutique hotel, dai trasportatori su gom ma al trasporto marittimo. E’ un’associazione senza fini di lucro, apartitica ed ha durata illimitata. Cercheremo di collaborare con il Ministero, con Enit e con tutte le Regioni per introdurre tutte le iniziative possibili per promuovere il turismo italiano, in particolar modo quello ricettivo inbound e  tutte le iniziative coerenti con l’offerta ricettiva alberghiera nazionale”.

 

Gv: Come è composto il team?

“Oltre al presidente, ci sono due vicepresidenti vicari e un board con un rappresentante/consigliere per ogni regione d’Italia, proprio perché vogliamo raccogliere (e raccontare) le esigenze di ogni territorio”.

 

Gv: Quali sono gli obiettivi sottesi?

“Attraverso Itoa ogni socio cercherà di porre in essere l’attuazione dei più efficaci strumenti di collaborazione tra le imprese socie e con le espressioni associative di tutto il comparto del turismo nonché con le istituzioni, le organizzazioni politiche, culturali, economiche e sindacali, nazionali, comunitarie ed internazionali, interessate allo sviluppo del turismo organizzato come fattore di progresso sociale, economico e culturale sostenibile e rispettoso della salvaguardia del sistema sociale ed ambientale con particolare riferimento al turismo ricettivo”.

 

Gv: Quali categorie rappresentate e quante sono ad oggi?

“Ad oggi rappresentiamo 23 aziende, tra Dmc, alberghi di charme, agriturismi, case vacanze, b&b, fattorie didattiche, guide turistiche, ristoranti, Ncc, bus operator. Siamo solo all’inizio e siamo convinti che il nostro movimento riceverà molte adesioni nel corso di questo anno. Come quota di iscrizione per il 2021 verrà richiesto l’importo simbolico (ad oggi) di 12 euro, un euro per ogni mese di ‘chiusura da pandemia’. Chi si iscriverà ad aprile pagherà 13 euro e così via. È una quota simbolica, alla quale vogliamo dare un significato concreto”.

 

Gv: Quali richieste avanzerete al ministero del Turismo in relazione al comparto rappresentato? 

“L’industria turistica italiana ha bisogno di modificare la sua impostazione originaria, ormai obsoleta. È fondamentale accelerare l’ammodernamento delle strutture ricettive, la legislazione in materia, creare scuole di formazione turistica di eccellenza, destinare le tasse di soggiorno alla promozione dei territori, differenziare le licenze amministrative tra chi si occupa di inbound con chi si occupa di outbound, far pagare le tasse in Italia ai colossi del web, e molto altro ancora. Itoa si propone di portare avanti questi temi, solamente attraverso la professionalità dei propri associati, evitando di cadere nella trappola dell’appartenenza politica. Per noi vale solo il lavoro, ben fatto, nell’industria turistica. Mi batterò per questo”.

 

Gv: A fronte della situazione contingente si aprirà una nuova era per l’incoming in termini di offerta e domanda? 

“Assolutamente sì, il turismo ricettivo dovrà essere sempre più qualificato e qualificante. È la nostra missione: creare clienti soddisfatti attraverso l’erogazione di servizi di alta qualità a marchio Itoa”.

 

Gv: Quale sarà la nuova formula da portare avanti?

“La formula migliore è quella della professionalità,  certificando le aziende migliori dotate di alti standard qualitativi. La qualità vincerà su tutto. La qualità totale, come negli anni ‘80”.

 

Gv: Quali i prossimi passi?

“Saremo presenti a tutte le manifestazioni di settore sia virtuali sia in presenza (ove possibile). Entro ottobre 2021 organizzeremo la prima conferenza delle regioni, per gettare le basi della programmazione 2022”.

 

Gv: Quali sono le prospettive concrete per Pasqua e l’estate?

“Pasqua senza turismo internazionale, e solo di prossimità per i clienti italiani. L’estate sarà molto mare Italia”.

 

Stefania Vicini

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