Gli inglesi vogliono le vacanze, impennata per Tui e non solo

Gli inglesi vogliono andare in vacanza, a quanto pare dal 17 maggio si è scatenata l’euforia per la possibilità di viaggiare di nuovo. Prova ne è che Tui ha registrato un’impennata delle prenotazioni del 500% da quando il primo ministro britannico ha annunciato la riduzione delle restrizioni, come riporta Preferente.

Nella sua relazione sugli utili per il primo trimestre dell’anno fiscale 2021, Tui ha registrato una perdita trimestrale di 699 milioni di euro, rispetto a una perdita di 147 milioni di euro nel quarto trimestre del 2019. I ricavi sono in calo dell’87,8%. Le previsioni sono che i profitti annuali totali per il 2022 dovrebbero raggiungere i 371 milioni di euro.

Le entrate di Tui nell’anno fiscale 2020 sono crollate del 58%, passando da 18,9 miliardi di euro nell’anno fiscale 2019 a 7,9 miliardi di euro nel 2020. La perdita annuale ha superato i 3 miliardi di euro.

I numeri ante-pandemia attestano che il gruppo portava in vacanza in media 23 milioni di persone all’anno. Nell’estate del 2021, il dato è sceso a 2,8 milioni di prenotazioni, il 56% delle prenotazioni dell’estate 2019.

Tui non è l’unica ad aver risentito positivamente dell’euforia vacanziera britannica, anche le prenotazioni dei voli easyJet sono aumentate, del 337%, mentre le prenotazioni per le vacanze estive sono cresciute del 630% settimana su settimana. La compagnia e il gruppo turistico Jet2 hanno registrato un aumento del 600% delle prenotazioni durante quel periodo.

Thomas Cook ha messo a segno una crescita del 75% quanto al traffico del sito web, con i clienti che hanno effettuato prenotazioni sul sito fino al 2022.

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