Flixbus, la ripartenza con una mobilità green

La sostenibilità come perno della ripartenza. Con una stagione che si preannuncia nuovamente all’insegna del turismo di prossimità e della riscoperta della dimensione locale, si presenta l’urgenza di investire nell’infrastruttura per valorizzare il territorio alla luce della nuova sensibilità ambientale, garantendo ai visitatori un’adeguata rete di trasporti collettivi per spostarsi in modo green verso mete meno battute. Proprio per indagare queste nuove tendenze, Flixbus ha commissionato all’Istituto di ricerca Squadrati un’indagine che analizzi i comportamenti sostenibili degli italiani in viaggio.

“La visione di un sistema di mobilità integrata efficiente ed ecocompatibile, libero dall’uso del mezzo privato, guida da sempre il nostro operato. -ha affermato Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia -In linea con questa visione, riteniamo che la prospettiva di un rilancio del turismo in ottica di sostenibilità, offra agli attori del trasporto un’occasione unica per unire le forze e imprimere una svolta alla mobilità in Italia”.

Dall’indagine emerge l’esistenza, in Italia, di una comunità di viaggiatori responsabili disposti ad accogliere la sfida di una rivoluzione ecologica nella mobilità. L’83% dichiara che rinuncerebbe all’uso del mezzo personale se potesse arrivare a destinazione con mezzi collettivi, e il 53% sarebbe pronto a raggiungere la meta con più mezzi, ma meno inquinanti.

“Promuovere un approccio intermodale e responsabile al viaggio sempre e in ogni luogo: è questa, oggi, la sfida che gli operatori del settore sono chiamati ad accogliere nell’ottica di un suo rilancio. –prosegue Andrea Incondi -Promuovere la riscoperta del territorio puntando sempre più su mezzi collettivi e su itinerari meno conosciuti e su una destagionalizzazione dei flussi turistici, a beneficio sia dei visitatori che delle comunità locali: questa è la direzione da intraprendere. Per questo, ora, si valorizzino le infrastrutture pubbliche, rendendole sempre più attrattive per incentivare le opportunità di intermodalità anche in vacanza. Si pensi alle autostazioni, che in molte città rappresentano il vero e proprio biglietto da visita per i turisti”.

Un altro ostacolo alla ripresa in chiave green del turismo e della mobilità è rappresentato dalla scarsa consapevolezza dell’anima green dell’autobus, un problema che riguarda soprattutto le generazioni più anziane. Secondo lo studio, l’autobus patisce infatti una maggiore diffidenza sul tema dell’inquinamento rispetto ad altri mezzi come il treno, ritenuto assai più sostenibile: il 65% degli intervistati dichiara che userebbe gli autobus a lunga percorrenza ‘se non inquinassero’, e solo il 9% li userebbe per compiere un viaggio in modo green. Eppure, l’autobus può sostituire fino a 30 auto su strada, contribuendo a contenere il livello di CO2.

“Se consideriamo l’evoluzione del settore negli ultimi anni, non possiamo non renderci conto che la vecchia idea dell’autobus come mezzo inquinante è superata. L’indagine sui nuovi viaggiatori green dimostra che esiste, in Italia, una comunità sempre più consapevole, e che i tempi sono maturi per una svolta decisiva. Saranno proprio le generazioni più giovani, in assoluto le più responsabili, a guidare questa rivoluzione”. E difatti, l’autobus viene indicato nella ricerca come opzione di viaggio preferita da più di 1 Millennial su 5 (21%) e da quasi 1 su 4 fra gli appartenenti alla Generazione Z (23%).

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