Agenzie sotto osservazione

Le agenzie di viaggi avranno un ruolo rafforzato nel post pandemia, ritroveranno la vocazione da consulente. Lo dicono in tanti. Lo confermano i sondaggi. Gli operatori professano una rinnovata fiducia nel trade, memori del fatto che i turisti chiedono garanzie, vogliono essere rassicurati.

Tutto vero, ma c’è dell’altro. In realtà i fornitori partner tengono sotto stretta osservazione l’operato dell’intermediazione. Lo dimostrano le recenti sempre più selettive politiche commerciali, lo confermano le analisi incrociate con gli spedizionieri, le ricerche di mercato usate per capire come e quanto si è ridotta la platea degli intermediari. Alcuni operatori ammettono che sta succedendo qualcosa di inaspettato: ricevono telefonate dirette da parte dei clienti per capire cosa fare per ottenere il rimborso dei voucher o chiedere informazioni sulle destinazioni aperte al turismo.

E gli agenti di viaggi in tutto questo? Ci sarà un futuro per loro, ma dovranno legarsi ancora più di prima al patrimonio dei propri clienti, far sentire la loro presenza, mettere in atto programmi di Crm, politiche di avvicinamento, perché non ci sono dubbi, in questi mesi di transizione e attesa i fornitori si sono attrezzati meglio in termini di tecnologia. Alcuni stanno aspettando a diramare le nuove politiche commerciali in attesa di capire come strutturare la strategia distributiva, e c’è chi, messi al bando i cataloghi cartacei, punta su una piattaforma di vendita integrata, con una maggiore apertura al canale b2c.

Laura Dominici

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