Si chiama Chameleon Global, nasce negli Usa come risposta alla crisi turistica causata dalla pandemia ed ora sbarca anche in Italia.
L’idea è semplice, la realizzazione un po’ più laboriosa: si tratta di un’azienda di It (information technology) turistica specializzata nelle relazioni b2b2c modulari, con oggetto tecnologia avanzata applicata alla distribuzione. In altre parole, Chameleon Global è il luogo virtuale dove il mondo del viaggio si incontra per vendere ed acquistare prodotti turistici con il risultato di risparmiare tempo e denaro e, contemporaneamente, aumentare la portata dei propri contatti e affari.
Attualmente Chameleon si relaziona con oltre mille Dmc (destination management company) in tutto il mondo, Dmc che usano la piattaforma tecnologica sviluppata dalla compagnia, e più di 310 aziende nel proprio marketplace, dati e informazioni che possono essere consultati e utilizzati da più di 100mila punti vendita fra Usa, Canada, Brasile, Uk, Australia e altri paesi.
Lo sviluppo di Chameleon passa per la creazione di Gsa (agenti generali di vendita) in diversi paesi che includono Italia, Usa, Dubai, Brasile e Australia. Chameleon Global è il frutto dell’esperienza di Joseph Walker, manager statunitense con una grande esperienza in diverse branche della filiera turistica. “Mi sono reso conto, dopo anni che mi muovo nel settore, che il mercato dei supplier – spiega Walker – necessitava maggiori canali per arrivare al mercato globale dei buyers. Ed era vero anche il contrario. Tutto questo, però, necessitava di grandi investimenti ed alti costi, sia in denaro che in tempo, se realizzato autonomamente. Da qui a coniugare queste esigenze al concetto di Chameleon il passo è stato breve”.
Joseph Walker è stato direttore dell’ufficio del Turismo militare “Us and Nato” in Italia, cosa che lo lega negli ultimi 30 anni indissolubilmente al nostro paese. I legami, compresa la padronanza della lingua, sono forti. L’obiettivo di Chameleon, in prima istanza, è la ricerca di fornitori affidabili quali Dmc, ricettivi, aziende di transfert e tour provider, attrazioni, catene di negozi, boutique, sparsi sul territorio nazionale, che non solo cercano un partner tecnologico e la relativa piattaforma, ma anche canali di distribuzione e vendita per raggiungere una audience globale.
Non ci sono costi fissi di accesso, il che rende la piattaforma competitiva, soprattutto in un momento così delicato. Chameleon distribuisce anche molti prodotti turistici italiani ad almeno 12 fiere turistiche globali ed effettua sei sales mission attraverso un marchio unificato, chiamato “Italy Connect” (Operated by Esatour group).
“Credo questo possa essere il mezzo migliore, per i fornitori italiani, di far conoscere il loro prodotto a più mercati – conclude Walker – e tornare al più presto in territorio di guadagno. Le azioni successive della piattaforma saranno dedicati all’outgoing, poiché Chameleon può contare su un numero impressionante di tour a cura dei corrispondenti. Ma, per adesso, facciamo un passo alla volta”.