Un brindisi con il rosè per festeggiare la conferenza stampa in presenza, le ultime notizie sulla Slovenia e – da qui l’omaggio al colore – il passaggio del Giro d’Italia. È iniziato così l’incontro milanese con Alioša Ota, direttore dell’ente sloveno per il turismo in Italia.
“Sarà ancora un anno di turismo di prossimità, nel quale forse assisteremo al via dell’alta velocità Venezia-Ljubljana. Confidiamo accada per essere ancora più vicini e facilmente reaggiungibili, ma nulla è sicuro”, ha detto il direttore. “È recentissima la decisione del nostro governo di avviare un programma vaccinale per gli operatori del turismo e la situazione sulle riaperture è molto fluida. La tematica è in costante evoluzione e abbiamo dedicato una landing page sul nostro sito per tenere sempre informati i visitatori. La Slovenia fa di sicurezza e sostenibilità i propri punti di forza. Ai nostri quattro distinti mondi geografici – Alpi, Mediterraneo, Pianura pannonica e Carso – aggiungiamo wellness, cultura, outdoor ed enogastronomia”.
“Con grande soddisfazione accoglieremo, domenica 23 maggio, la 15a tappa di 147 chilometri del Giro d’Italia, che inizia a Grado e termina a Gorizia attraversando vitigni del Collio sloveno. È questo, per noi, un simbolismo unitario con l’Italia e l’Europa molto importante”, ha proseguito Ota.
“La Slovenia è oggi una boutique destination ecosostenibile per ospiti esigenti che cernano esperienze attive e diversificate”, ha detto ancora. “Abbiamo iniziato a credere nella sostenibilità oltre 10 anni fa, divenendo una delle destinazioni più sostenibili al mondo con una strategia turistica aggregata. Questo percorso virtuoso offre al visitatore un alto valore aggiunto. E abbiamo realizzato nuovi “prodotti turistici” puntando su esperienze uniche come, per esempio, andare nelle foreste con guide esperte a vedere l’orso, senza che lui se ne accorga e in massima sicurezza. Per contrassegnare tutto questo abbiamo creato un bollino di qualità green. Stiamo affrontando una nuova realtà e una nuova comprensione dei consumatori in termini di offerta con forti investimenti nel digitale e nella sicurezza, tanto che sono oltre 800 strutture con bollino Green & Safe”.
Altro punto di forza dell’offerta slovena è la green cuisine, elemento che l’ha titolata quest’anno come regione europea della gastronomia, che perfettamente si abbina a un’accoglienza in agriturismi, glamping, ville e boutique hotel.
Passerella d’onore anche per i territori a forte vocazione rurale, culturale, sportiva ed enogastronomica anche per Brda, la Valle del Vipava e Nova Gorica-Gorizia, Capitale europea cultura “Go! Borderless 2025”, una conurbazione nel centro d’Europa dove una città vecchia e una nuova e due culture, quella latina e quella slovena, si fondono.
Paola Olivari