Il prezzo che torna parametro principe per le vacanze, la durata media che si allunga, la prossimità come comandamento e l’automobile incoronata regina della mobilità vacanziera. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dal primo rapporto trimestrale sulle tendenze di viaggio pubblicato da Expedia Group Media Solutions, la global digital advertising organization di Expedia.
“I comportamenti e le preferenze dei viaggiatori – spiega Wendy Olson Killion, vicepresidente della società controllata da Expedia – si sono evoluti in modo significativo nell’ultimo anno: ne discende che i brand non possono più fare affidamento su strategie di marketing consolidate per definire i loro piani di recupero. Sappiamo che le persone non vedono l’ora di ricominciare a viaggiare, ma è cambiato il modo in cui interagiscono con l’offerta e ciò che si aspettano. Il nostro report mette in luce dati e tendenze per aiutare la tourism industry a sviluppare strategie, messaggi e contenuti in linea con ciò che i viaggiatori vogliono per prenotare il loro prossimo viaggio”.
Vaccini primo driver
In primo luogo, lo studio fa emergere – una volta di più – la stretta correlazione tra l’andamento delle campagne vaccinali e la ripartenza del turismo. Ad esempio, nella sola settimana successiva all’annuncio delle nuove linee guida per i vaccinati – molto meno restrittive – della Cdc statunitense, le ricerche online di viaggi e turismo sono immediatamente aumentate del 30%, con un 43% degli americani che si è sentito più a suo agio con l’idea di prenotare un viaggio a breve termine.
Ma la finestra resta stretta
Un elemento di continuità rispetto al 2020 sembra invece essere costituito dalla finestra temporale, che rimane orientata sul breve termine. In sostanza, chi pianifica una vacanza effettua ricerche online per un periodo che va da 0 a 21 giorni, con il parametro della prossimità come stella polare. Ma se questa tendenza sembra rafforzarsi per i viaggi nazionali, stanno cominciando a emergere finestre di ricerca più lunghe per il medio e il lungo raggio, specie nella regione Emea, dove le ricerche effettuate per finestre superiori ai 90 giorni hanno rappresentato il 40% del totale su questo segmento nel primo trimestre del 2021, rispetto al 25% del quarto trimestre del 2020.
Il mantra della prossimità viaggia in automobile
Malgrado le “liste dei desideri” sui viaggi internazionali, è chiaro che il turismo di prossimità la farà ancora da padrone. Nel primo trimestre del 2021, le destinazioni balneari e cittadine hanno costituito i principali tipi di destinazione in tutto il mondo, sempre “sotto casa”, con l’automobile – di proprietà o a noleggio – che surclassa l’aereo, il treno e gli altri mezzi di trasporto per la mobilità vacanziera. E poi c’è il parametro della durata media, con i viaggiatori che sembrano convinti a sfruttare al massimo il tempo a disposizione, pianificando viaggi più lunghi, magari unendo il lavoro in smartworking al leisure. Specie in appartamento, visto che – trimestre su trimestre – nel 2021 la domanda di case vacanza è aumentata insieme alla durata media degli affitti, a +30%. Gli ospiti di case vacanza hanno il 75% di probabilità in più di prenotare soggiorni di almeno 7 notti, superando anche i livelli pre-pandemici.
Il prezzo torna re
Dopo un periodo in cui i fattori legati alla salute e all’igiene erano diventati sempre più importanti per i viaggiatori, Expedia ha rilevato che i fattori decisionali più tradizionali, come i costi, la credibilità degli operatori e la convenienza, stanno iniziando a riaffermarsi. Quando si confrontano i primi 5 argomenti cercati durante la prenotazione di voli degli ultimi 12 mesi con i primi 5 del primo trimestre del 2021, le considerazioni incentrate sulla salute e l’igiene sembrano essere scomparse dalle priorità. Topic come la sicurezza, la pulizia e l’affollamento sono stati infatti sostituiti dai costi e dalla possibilità di annullamento e cambio dei voli. Se non è un completo ritorno alla normalità, poco ci manca.