Prima isola italiana ad aver completato l’immunizzazione della popolazione, Procida è salita agli onori della cronaca anche per il titolo di “capitale italiana della cultura”, che la vedrà impegnata, il 22 gennaio prossimo, nella cerimonia di inaugurazione. I preparativi sono in corso e ancora top secret fino a giugno. Verrà sicuramente rilanciato il tema “La cultura non isola”: slogan coniato prima della pandemia e che oggi – dice il direttore Agostino Riitano – “assume un significato più ampio: dopo la epidemia, c’è desiderio di vita normale e soprattutto di quella offerta culturale per troppo tempo negata”.
Riitano sottolinea poi che “l’intento non è quello di incrementare il turismo, che peraltro era già in crescita, soprattutto per la componente internazionale, prima del Covid. Vogliamo che, con il coinvolgimento della popolazione, questa piccola isola possa diventare un modello di inclusione e di sostenibilità sociale e ambientale”.
Donne e immigrati, tutti i cittadini saranno protagonisti e attori della celebrazione del 2022. Trattandosi di una piccola isola, i piani per il prossimo anno dovranno occuparsi di come organizzare gli arrivi dei visitatori e dove ospitarli. La ricettività è limitata (14 alberghi e 19 strutture extralberghiere), per cui si cercherà di favorire i b&b e soprattutto creare collegamenti frequenti con Ischia, vicina e più ricettiva (con 400 strutture). Quanto ai trasporti, le Compagnie del Golfo sono coinvolte e pronte a moltiplicare i collegamenti, non solo da Napoli, ma anche da Bacoli. Si cercherà infine di destagionalizzare gli arrivi.
Laura Dominici