L’Italia è pronta a giocare la partita 2021

L’estate 2021 sarà nuovamente un’occasione di riscatto per l’Italia, seppur con la consapevolezza che non sarà un anno facile, ma con qualche speranza. E’ questa la novità, se così si può dire, rispetto alla scorsa estate, in quanto il piano vaccinale in atto permette di lasciare spazio ad un po’ di ottimismo, unitamente al green pass. E’ il sentiment che ha accomunato i diversi interventi della tavola rotonda Destinazione Italia la scommessa 2021, che si è tenuta in occasione di Bit Digital. Certo, i dati comunicati dalla Banca d’Italia non sono rosei con le spese degli stranieri che, nel 4° trimestre 2020, sono calate del 76%. In ogni caso le regioni scaldano i motori, puntando su una offerta di turismo sostenibile, tra natura, ambiente, qualità, oltre ai temi legati alla gastronomia. Sono diversi i punti in comune nei vari piani strategici, convergenze che danno risposta a un bisogno moderno di disconnettersi, open air, evasione.

I desiderata degli italiani

L’ottimismo non manca e nemmeno la voglia di tornare a spostarsi, ma cosa sognano oggi gli italiani per il loro tempo libero? Ad offrire un quadro dei desiderata dei nostri connazionali è Giacomo Trovato, country manager Italy e South East Europe Airbnb, che parla di “cauto ottimismo”. Nel 2021 con il progresso della campagna vaccinale ci saranno delle opportunità in più. Lo stato di ottimismo lo dimostra anche un sondaggio, su un campione rappresentativo della popolazione italiana, da cui è emerso che il viaggiare “è il desiderio più forte che è stato represso. Lo è per il 47% degli italiani, per il 26% è il ristorante, il 16% ha detto il cinema, il 10% palestra e piscina. Una domanda repressa che esploderà con il via alle prenotazioni”.
Che vacanze saranno? Il 29% del campione “desidera evasione dalla realtà, disconnessione”. Per il 63% è fondamentale la pulizia, il distanziamento sociale e una maggiore attenzione a mete più sicure. Il 35% è disposto ad andare all’estero. Dove? Il 47% al mare, il 28% in luoghi rurali, isolati, in montagna o campagna. Quanto alla sistemazione il 19% dice l’agriturismo. Il 30% sarebbe disposto a spendere fino al 10% in più per una vacanza più sostenibile.
Tra i dati interessanti indicati dal manager, c’è che il 25% ha fatto smart working lontano da casa e il 49% desidera farlo. Il che rappresenta l’opportunità di portare turisti in stagioni che sono meno turistiche, “inserendo un po’ di vacanza nell’attività lavorativa”. La società ha stretto una partnership con Agriturist “per promuovere la vacanza in agriturismo, favorendo la digitalizzazione e l’adozione di pratiche flessibili di cancellazione, promuovendo le destinazioni domestiche. Un dato di fatto è che “noi italiani viaggiamo molto meno in Italia dei francesi in Francia”, dice Trovato.

L’osservatorio di Enit

E’ fuori di dubbio che il 2020 sia stato un anno “disastroso per il turismo – sottolinea Giorgio Palmucci, presidente di Enit -, c’è stata una leggera ripresa durante l’estate per il turismo balneare e montano, ma non per le città d’arte e il bt. A ottobre c’è stata una ventata di ottimismo, pur sapendo che il 2021 sarebbe stato un anno in cui il turismo intercontinentale sarebbe stato assente o limitato per la mancanza di rotte aeree intercontinentali”. Poi c’è stata la seconda ondata di pandemia, “che ha bloccato tutto, con la mancata apertura delle mete montane nonostante le precipitazioni nevose”. I dati del bollettino Enit, che raccoglie informazioni su prenotazioni aeree, Olta, previsioni economiche, analisi web e social, rivelano che le prenotazioni aeroportuali per il secondo trimestre del 2021, attestano una “situazione negativa, i viaggi di linea sono a un -87% sul 2019. Il turismo internazionale e intercontinentale è ancora lontano da potersi riprendere, bisognerà guardare a un turismo domestico e di prossimità”. Palmucci ricorda che per l’Italia il 50% è turismo domestico (l’altro 50% è internazionale), pertanto la componente Italia su Italia deve essere seguita con attenzione, “si deve far conoscere il nostro Paese agli italiani”. Inoltre, si deve fare in modo che vengano prese “delle misure all’interno della Ue, in modo omogeneo e organico per evitare situazioni di concorrenza sleale come avvenuto l’anno scorso. E cercare di avere un turismo proveniente dall’Europa, dalla Germania, che rappresenta il 30% dei turisti stranieri in Italia, da Francia e Gran Bretagna. Per le città d’arte e per chi vive di turismo americano, da Estremo e Medio Oriente, si dovrà, invece, aspettare, così come la ripresa del bt e del Mice richiederanno più tempo”.

La Lombardia

La Lombardia guarda con positività al futuro, Lara Magoni, assessore al turismo marketing territoriale e moda regione Lombardia vuole “buttare il cuore oltre l’ostacolo” e pensare che la regione sia pronta ad accogliere “non solo un turismo domestico, ma anche internazionale di prossimità europeo. Non siamo stati fermi”, sottolinea con soddisfazione, affermando di aver messo in campo una visura da 17 mln sugli hotel. “Da tempo sul fronte privato non si finanziava con fondo perduto con il 50% il restauro degli hotel. La richiesta è stata di 43 mln, segno che gli operatori lombardi nel momento di difficoltà hanno scelto di investire”. A detta di Magoni, il rilancio parte “da un’offerta esperienziale, tra montagne, laghi, pianura con residenze e castelli, offerta enogastronomica, 14 siti Unesco e il driver della moda e del design”.  Tra i temi toccati la sostenibilità turistica, la regione è proiettata verso un turismo diverso, “green, la gente vuole luoghi diversi, borghi storici, da scoprire e noi siamo pronti, il territorio è vasto e i piccoli paesi si sono organizzati per accogliere i turisti”. La Lombardia sarà anche teatro di grandi eventi dalla capitale della cultura nel 2023 alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. In quest’ottica sono previsti grossi investimenti dal punto di vista infrastrutturale.
Quanto ai flussi, la regione era pronta per un rilancio sul mercato cinese nel 2020, ma si sa quanto è accaduto. Pertanto la mossa adesso è farsi conoscere, giocando la carta delle “pillole di storytelling sul territorio, con gli ambassador”. In questo avranno un ruolo interessante gli stessi lombardi, in quanto durante il Covid hanno preso coscienza “delle bellezze della regione e della sua offerta montana”. In pratica la pandemia “ha avvicinato il territorio ai lombardi e Sondrio ha ottenuto un grande risultato per le presenze di prossimità”.

Regione Toscana

Spostamento verso il country side,  è uno dei trend testimoniati dalla Toscana. Vige il tema dell’allontanamento verso un turismo in aree aperte, meno note e nuove forme di turismo balneare, con interesse per l’entroterra, che avvicina a territori meno conosciuti. La regione ha un piano di promozione di oltre 7 mln di euro e sette temi di viaggio, 52 prodotti turistici nuovi che saranno organizzati nelle sette linee oggetto della campagna già avviata nel 2020, “Toscana Rinascimento senza fine”, dal duplice significato, dove la Toscana è patria del Rinascimento come epoca, ma diventa anche patria della rinascita in chiave moderna post-Covid.
I sette temi contemplano il living culture, cioè la Toscana quale luogo della cultura, degli eventi ed attività, ma da vivere anche nei piccoli borghi. Il secondo tema è un ritorno ai borghi e ai prodotti autentici, il tutto per rilanciare una nuova forma di lunga permanenza nei borghi italiani, 2-3 o anche 6 mesi in mete che permettono di avere una residenzialità a prezzi più moderati, alternando momenti di lavoro a turismo in loco. Il tema successivo è strettamente connesso, essendo smart working e permanenza lunga. L’esempio citato è quello dell’Amiata, che è collegata con il 5G, pertanto vi si può lavorare bene.
Seguono la ricarica in natura e le attività open air con diverse possibilità, tra trekking, cammini, biking, canottaggio sul mare, attività outdoor. Un tema forte è quello della disconnessione, “uno dei trend più innovativi, potersi rilassare all’aria aperta e mettersi in contatto con le popolazioni locali”. Il mare resta uno dei temi molto forti anche per il turismo di prossimità e per i flussi dal Centro-Nord Europa che si recano in Toscana. Infine, le città d’arte, con la volontà di rilanciare il tema di “Firenze come non l’hai mai vista” per vivere la città senza la pressione dei flussi turistici. E poi una serie di proposte ad hoc per i 700 anni di Dante con itinerari, il turismo Lgbt con lo sviluppo di una offerta dedicata, tra cui i viaggi per sole donne.
Anche la Toscana guarda al mercato cinese, per questo ha attivato una strategia di conoscenza di lungo periodo, che ha visto la presenza in 8 puntate sulla tv di Stato cinese per far conoscere i diversi aspetti della regione, attività su Wechat, attraverso il quale i cinesi svolgono diverse attività, tra cui anche conoscere i territori. L’intenzione è di voler “essere comunque presenti adesso” su questo mercato senza attendere il momento in cui riaprirà. In tutto ciò viene portato avanti un lavoro in collaborazione con Enit.

La Puglia

La Puglia sta rinnovando il suo piano strategico del turismo. Pensato nel 2017, arriva fino al 2025. Aveva quali obiettivi “internazionalizzazione e allungamento della stagione”, spiega Luca Scandale, coordinatore del Piano Strategico del turismo della regione Puglia, Puglia365 di PugliaPromozione. E la sostenibilità “come macro visione, ora lo stiamo ripensando alla luce della pandemia”. Si è lavorato a livello b2b sul mercato del lusso, ora si sta rivedendo questo nuovo segmento. Scandale lo dice molto chiaramente, trova difficile definire adesso come sarà la “promozione b2b nei prossimi anni, visto che ci stiamo abituando ad incontrarci online”. In pratica la Puglia si sta dotando “di una strategia wate and see”, cioè dell’aspettare e vedere cosa accade.
Quanto ai temi c’è un filo conduttore che lega un po’ tutte le regioni, visto che anche Scandale cita la “necessità di disconnessione e il riappropriarsi degli spazi quali esigenze che tutti hanno” e la regione ha cercato “di farsi trovare pronta”. Tra le mosse una campagna b2c e spot in tv.
Sul fronte dei flussi si punterà di più sul turismo domestico, “Puglia su Puglia e sul mercato di prossimità dalle regioni italiane del Nord”. Tra le tendenze messe in evidenza quella delle “richieste di trulli e villa con piscina che sono sold out da parte di famiglie e gruppi di famiglie disposti anche a rinunciare al mare per avere una prossimità di una certa sicurezza”.
Tra i temi c’è il digitale che vedrà “una maggiore applicazione sull’innovazione e investimenti sul personale, costruendo nuove figure professionali con il lancio di un bando”. Dal canto suo anche Scandale crede ci sia “una forte propensione al viaggio”.

Stefania Vicini

 

 

 

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