La ripartenza passa anche dal lungo raggio: come si stanno muovendo le destinazioni? Abbiamo intervistato Mohd Libra Haniff, direttore Tourism Malaysia Parigi, in carica del mercato Spagna, Francia, Portogallo e Italia. “Stiamo lavorando per essere pronti ad accogliere i turisti il prima possibile. Il mercato italiano è sempre stato molto importante e siamo fiduciosi che i flussi dal Belpaese riprenderanno anche con più energia di prima”, dice il manager. Nel 2018 la Malaysia ha registrato 52.055 arrivi italiani e 54.710 nel 2019, con un incremento del 5,1%. “La situazione globale attualmente non ci consente di fare previsioni – , aggiunge il direttore -, ma speriamo di riaprire in autunno-inverno”.
La pandemia ha ovviamente cambiato i piani di marketing: nel 2020 era previsto il Visit Malaysia Year, ma è stato annullato. Nel 2020 e all’inizio del 2021 l’ente ha investito in attività di brand protection, con webinar, corsi di formazione per agenti di viaggio e azioni di social media per il target consumer. “Ora, a seguito del lancio del programma di vaccinazione Covid-19 e delle Standard Operating Procedures, (procedure operative standard aggiornate, Sop, ndr) per il settore turistico – spiega Libra Haniff – , il Paese si sta preparando ad accogliere nuovamente i visitatori. Le procedure Sop hanno anche consentito la ripresa del Mice, con un limite di capacità del 50%”.
Tourism Malaysia mira a nuove partnership a livello b2b. “I mercati individuati per queste collaborazioni – rivela il direttore – sono Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Mosca, Ucraina, Austria, Svezia, Repubblica Ceca, Turchia e regione balcanica”. Non solo, gli sforzi si indirizzano anche sulla connettività dalle principali destinazioni a lungo raggio verso la Malesia e sugli eventi internazionali, come Bit, cui l’ente ha recentemente partecipato.
La politica nazionale per il settore 2020-2030 è incentrata sul rafforzamento della competitività e sull’incoraggiamento del turismo sostenibile e inclusivo. Il piano ha tra gli obiettivi quello di aumentare il brand della Malesia come destinazione ideale per l’ecoturismo, impegnandosi a bilanciare lo sviluppo con la conservazione dell’ambiente naturale e del suo patrimonio. “Questa politica sarà attuata attraverso sei principali linee strategiche – illustra Libra Hanif -: trasformazione della governance creando zone di investimento per progetti di turismo inclusivo, intensificazione della digitalizzazione del turismo, arricchimento dell’esperienza e della soddisfazione dei turisti, rafforzamento dell’impegno per il turismo sostenibile, rafforzamento e valorizzazione del capitale umano in tutti i sotto-settori del turismo”.
Sul fronte trade l’ente si è concentrato soprattutto sulle attività digitali: “Webinar insieme ai partner malesi, mostre virtuali, social media marketing, copertura mediatica, ma soprattutto nella formazione per agenti di viaggio con una piattaforma di e-learning chiamata Malaysia specialist – racconta il direttore -. Stiamo anche studiando – anticipa – un piccolo progetto di social marketing con agenti di viaggio che coinvolgano i loro clienti, in modo da poter dare direttamente consigli e suggerimenti sulle loro future vacanze”.
Nel frattempo, dal punto di vista del prodotto, non manca l’attenzione “sulle destinazioni meno conosciute, come i siti di Terengganu, Kelantan, Penang e Sarawak, dove vivere esperienze autentiche con la gente del posto e provare attività particolari come corsi di cucina, trattamenti termali speciali, arte di strada, tour di meditazione, soft adventure nella foresta pluviale tropicale”. Focus anche sull’identificazione di potenziali aree rurali da sviluppare o potenziare: “Il turismo rurale andrà a vantaggio delle comunità locali e le aree rurali potrebbero diventare le mete preferite dai turisti locali e stranieri”, conclude Libra Haniff.
Nicoletta Somma