Vacanze in piena libertà e sicurezza con auto a noleggio? Una possibilità effettivamente valutata da molti. Ma attenzione. I turisti che quest’anno vorranno beneficiare del servizio car rental per le proprie vacanze – lunghe o brevi che siano – dovranno prenotarla per tempo. Solo così potranno assicurarsi la disponibilità del veicolo. A un prezzo ragionevole. La cosiddetta “crisi dei chip” degli ultimi mesi ha infatti rallentato la produzione di veicoli e, di conseguenza, ha ridotto il flusso di nuove vetture inserite in flotta per l’estate dalle società di noleggio a breve termine. Il rischio per gli operatori è di non riuscire ad accontentare le richieste di quanti si muoveranno solo all’ultimo momento per prendere un’auto a noleggio.
Questo “monito” sulla possibile carenza di vetture a disposizione nei periodi più caldi lo lancia Aniasa – l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta i servizi di mobilità – alla vigilia delle ormai prossime vacanze estive. L’industria automobilistica, che negli ultimi 18 mesi ha subito il pesantissimo impatto della pandemia, è ora alle prese con una non prevista carenza di chip, componenti oggi essenziali dei veicoli moderni, a livello globale, che ha forzato i costruttori a pianificare chiusure temporanee di stabilimenti, cancellando o riprogrammando in molti casi la produzione di vetture e furgoni. La carenza di semiconduttori prosegue da quasi 6 mesi e secondo gli analisti non si prevede un ritorno alla normalità prima del 2022.
Tra i settori maggiormente impattati da questo nuovo fenomeno c’è sicuramente il noleggio a breve termine, reduce da un 2020 che ha registrato un dimezzamento delle attività a causa della pandemia. Il settore si trova ora alla vigilia dell’estate che potrebbe fornire una boccata d’ossigeno agli operatori, ma purtroppo con una flotta meno numerosa di quanto ci si potesse attendere.
“La minore disponibilità di vetture a noleggio sul territorio nazionale – spiegano dall’associazione di categoria -, determinata dalla crisi microchip del mondo auto, deve spingere quanti stanno ancora pianificando le proprie vacanze a prenotare per tempo le vetture di cui necessitano per raggiungere le località di villeggiatura. Viaggiare a bordo di un’auto a noleggio resta una delle forme più sicure ed efficaci per muoversi anche in questa fase di pandemia alla scoperta delle bellezze del nostro Paese”. La possibilità di noleggiare un veicolo rappresenta da sempre uno degli incentivi che guida la domanda dei turisti domestici e stranieri nel nostro Paese e ne indirizza la scelta della destinazione, viste le numerose mete di notevole pregio normalmente non raggiungibili direttamente con i mezzi di trasporto pubblico collettivo.
Superata l’emergenza pandemica, l’auto a noleggio resterà centrale per gli spostamenti, giudicata sicura sia per il distanziamento fisico sia per i trattamenti di igienizzazione effettuati prima della consegna.
I principali indicatori del settore registrati lo scorso anno evidenziano in modo netto e inequivocabile l’impatto durissimo della pandemia: un giro d’affari più che dimezzato (594 mln di euro e -52% vs 2019), 2 milioni e 100mila noleggi, in calo del 60% rispetto all’anno precedente, -43% dei giorni di noleggio, 63.500 vetture immatricolate contro le 138.700 del 2019 (-54,3%).
L’unica voce che vede il segno positivo riguarda le durate medie dei noleggi, passate da 6,9 giorni del 2019 a quasi 10 giorni, grazie anche alla crescita sul totale della componente noleggi di veicoli commerciali leggeri, che per loro natura prevedono durate più lunghe rispetto alle auto.
Prima della pandemia ogni anno erano oltre 5,5 milioni i contratti sottoscritti dagli operatori dell’autonoleggio per motivi di turismo presso aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di snodo e centri cittadini, per un totale di 35 milioni di giornate di noleggio.
Nell’ottica di affrontare al meglio l’estate, nelle scorse settimane ha preso il via – per esempio – il progetto “Hertz in Città”, una nuova iniziativa che prevede il rinnovamento di alcune delle sedi territoriali italiane nell’ottica di rispondere alle crescenti esigenze della mobilità di prossimità generate dalla contingenza Covid che dallo scorso anno ha spostato i flussi di mobilità degli ospiti dalle sedi aeroportuali verso quelle cittadine.
Il progetto è partito da Roma Tiburtina, una delle location Hertz nei grandi centri urbani strategica anche ai fini dell’intermodalità.
E se si muovono gli operatori, anche il mercato delle immatricolazioni mostra qualche segnale positivo. Benché la crisi non risparmi i cinque big dell’Europa Occidentale – Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Spagna -, che assorbono il 70,2% delle immatricolazioni dell’area, dai dati emerge un aspetto interessante.
L’Italia è il Paese che, nel primo quadrimestre 2021 accusa, sulla media del -22,7%, il calo più contenuto. La contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 è da noi infatti del 16,9%, contro il 21,5% della Francia, il 25,6% della Germania, il 34,2% del Regno Unito e il 39,3% della Spagna.
Paola Olivari