Il Mare Italia dialoga con le istituzioni

Per l’estate della stragrande maggioranza degli italiani il mare è – e sempre sarà – il must have della vacanza tipo. E se i progressivi sbiadimenti dei colori delle regioni fino al bianco ne confermano l’interesse, le poche settimane di organizzazione prima di entrare nel clou della stagione non facilitano il lavoro degli operatori. Ne abbiamo parlato con Roberto Pagliara, responsabile del neonato gruppo di lavoro Mare Italia Astoi Confindustria Viaggi, voluto proprio per tenere altissima l’attenzione su questo asset strategico per il turismo nazionale.

Gv: La costituzione di un gruppo di lavoro in seno ad Astoi fa pensare che il Mare Italia sia un “osservato speciale”. Che cosa ha evidenziato la necessità di un pool di esperti? Quali i passi e gli obiettivi?

“Quest’anno l’Italia è sotto la lente e in estate il mare è grande protagonista. Basti pensare che attualmente l’85% delle vendite in seno alla nostra associazione convergono sul prodotto Mare Italia. Il gruppo di lavoro si è reso necessario per affrontare varie tematiche, per esempio, come le strutture ricettive possano fare riferimento a protocolli condivisi. Fino a qualche settimana fa regnava grande incertezza, ora si stanno delineando alcune linee guida che restano, in ogni caso, mutevoli e soggette a variazioni anche importanti a livello territoriale. Relativamente ai prossimi obiettivi, Astoi vuole presidiare il segmento Italia leisure, creare un canale di dialogo con governo e istituzioni che si protragga nel tempo”.

Gv: Quali le criticità?

“Le criticità sono essenzialmente due. La difficoltà degli operatori del settore di preparare una stagione a livello organizzativo in una finestra temporale inferiore a un mese. Le regole – limitazioni e concessioni – mutano in continuazione in virtù dei numeri della pandemia e delle decisioni dei singoli governatori regionali, e lo scenario di incertezza si è tradotto in tempi risicatissimi per la ripartenza. Il secondo tema riguarda i trasporti, sia quelli verso le isole sia la precarietà della nostra compagnia di bandiera. Per gli operatori è difficilissimo collaborare con i vettori low cost, c’è bisogno di sicurezza sulle tratte e sulla loro continuità”.

Gv: Quale andamento stanno registrando le prenotazioni? Nell’incoming qualcosa si muove?

“Siamo a un incremento del 40% circa rispetto al 2020 con buoni volumi anche rispetto al 2019. Sull’incoming, al contrario, la situazione non è affatto stabile e anzi si verificano alcuni passi indietro. Russi, cinesi e americani, importanti per i volumi dell’incoming, non sono ‘rassicurati’ dal Green pass e la domanda resta residuale. Ci auguriamo di attingere dal bacino dell’Unione Europea. Con il pass e l’annullamento delle quarantene diventa semplice viaggiare nel nostro Paese”.

Gv: Alcuni Paesi del bacino mediterraneo hanno attivato marketing turistici molto appealing. Qual è la concorrenza oggi più temibile e perché?

“Iniziamo a riscontrare anche richieste per le destinazioni del bacino mediterraneo, in particolare, anche se non ancora certamente con volumi pari a quelli pre-pandemia, per le isole della Grecia – Rodi, Creta e le Isole Cicladi, per esempio – a seguito di una intelligente campagna vaccinale fatta dal Paese ellenico con il marchio Covid free, facilitata anche dalla frammentazione in piccole isole. Partite anche le richieste, anche se più lentamente, per la Spagna, con Canarie e Baleari. Da metà giugno in poi contiamo su una domanda più importante per le vacanze nel Mediterraneo e in Europa grazie all’entrata in vigore, dal 1° luglio, del Green digital pass che dovrebbe consentire una maggior facilità negli spostamenti”.

Gv: Come stimate la disintermediazione, dopo un anno di pandemia, nello specifico del segmento?

“La disintermediazione è una chimera: la verità è che chi ha saputo lavorare sul brand è avvantaggiato in termini di reach presso le proprie audience, qualsiasi sia il canale tramite cui la prenotazione viene conclusa. Invece, dopo un anno di pandemia, è accresciuta l’importanza dell’intermediazione turistica per garantire al viaggiatore, assistenza, professionalità e sicurezza. È necessario trovare nuovi canali, strumenti e linguaggi, anche in agenzia, per venire incontro alle mutate esigenze del consumatore finale”.

Paola Olivari

 

 

 

Tags: ,

Potrebbe interessarti