La Puglia riparte con le feste di matrimonio nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid, grazie ad un nuovo rigido protocollo di sicurezza che andrà applicato a tutti gli eventi. Una delle destinazioni wedding più ambite dagli italiani, e non solo, aveva davvero bisogno di regole da applicare a questo distretto produttivo, per ripartire al più presto.
A livello nazionale il wedding è un’economia riconosciuta ma in Puglia rappresenta addirittura la 3° economia in assoluto, con 1 mld di euro di fatturato e 110mila addetti, senza considerare l’indotto che si aggira certamente su numeri di 6 volte superiori – spiega Michele Boccardi, presidente di Assoeventi Confindustria e coordinatore del tavolo regionale della ripartenza del settore wedding -. Finalmente questo settore può ripartire con certezze per cercare di riprendersi da un anno nefasto, il 2020, che ha visto un crollo dei ricavi del 90% rispetto all’anno precedente. Abbiamo scongiurato l’imposizione di un limite massimo e aprioristico di invitati per il comparto del wedding e delle cerimonie private. L’unico criterio che verrà seguito per stabilire quanti ospiti potranno essere presenti, è il distanziamento di due metri fra i tavoli. Un’altra novità importante – ha detto ancora Boccardi – è che non ci sarà più bisogno della presenza di un covid manager durante gli eventi privati, evitando così un ulteriore costo per le imprese”.
Orgogliosi del risultato raggiunto nella stesura delle linee guida si sono detti anche Enea Fanelli, wedding Confcommercio Puglia e l’assessore alla Sanità della Regione, Pier Luigi Lopalco che ha commentato: “Mi auguro che questi rigidi protocolli andando avanti con la campagna vaccinale possano essere accantonati consentendo un ripristino della normalità anche in questo ambito. Delle regole chiare, seppur rigide, erano necessarie per far ripartire il settore”.
Dai matrimoni con rito ebraico a quelli ortodossi, dai riti civili alle cerimonie giapponesi celebrate nel Salento, che si tratti di feste low profile o a 5 stelle, in masserie, chiese rupestri o semplicemente sulla spiaggia, la Puglia riesce a rispondere alle esigenze più disparate. Tra i mercati esteri più affezionati alle location pugliesi ci sono gli Usa, il Regno Unito, la Francia ed anche l’Australia, e la Valle d’Itria si conferma senz’altro la scelta Vip più gettonata.
Che i matrimoni e la banchettistica in Regione non siano solo un settore economico ma una vera e propria identità culturale ne è convinto il presidente della Regione, Michele Emiliano: “Siamo stati l’unica Regione italiana ad aver dedicato misure di sostegno alle aziende impegnate in questo tipo di attività – ha detto – oggi possiamo ripartire grazie ai vaccini, varianti permettendo, ma dobbiamo essere insieme genio e regolatezza insieme, prevedendo anche l’improbabile, per non rischiare di tornare indietro. Il protocollo pugliese lo abbiamo proposto anche alle altre Regioni e al tavolo nazionale ed è la bozza su cui si sta lavorando e su cui credo si chiuderà un accordo, perché il 15 giugno il decreto nazionale riapre alle celebrazioni e alle feste matrimoniali”. Le imprese pugliesi del settore potranno contare anche su un sostegno ed una spinta alla ripartenza grazie a un intervento molto atteso e appena approvato dalla Regione, “Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0” e “Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0”: “Sarà possibile accedere a contributi a fondo perduto anche per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricevimenti per le feste di nozze e per tutte le altre funzioni civili e religiose – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Massimo Bray – l’obiettivo è quello di accompagnare le Pmi pugliesi che si occupano di arte del ricevimento, dai fotografi, agli allestitori, da chi fa catering ai wedding planner, proprio in questo momento di ripartenza economica sostenendole con una sovvenzione diretta calcolata in percentuale, dal 45% fino al 65%, sulle perdite di fatturato/corrispettivi registrate nel 2020-2021 (settembre-gennaio) rispetto al corrispondente periodo 2019-2020”.
Alessandra Tesan