Ottimismo sulla ripresa del turismo in Francia

Tanti e autorevoli gli interventi nel corso dell’incontro con il segretario di Stato per il turismo francese, Jean-Baptiste Lemoyne, tutti improntati sull’ottimismo e sulla speranza di una ripresa che sia duratura e che non debba ancora una volta bloccarsi.

Stefan Vanovermeir, direttore Air France Klm, ha evidenziato che gli aiuti dello Stato francese sono stati fondamentali per la sussistenza della compagnia. “Notiamo una ripresa delle prenotazioni in prossimità della stagione estiva, anche di last minute. Purtroppo manca ancora il traffico business e quello legato alla moda. Auspichiamo che il pass vaccinale europeo diventi attivo al più presto affinché negli aeroporti non si trascorra troppo tempo in verifiche e controlli”.

Giorgio Boscolo, ceo di Boscolo tour operator, ha sottolineato che l’operatore da 40 anni porta gli italiani in Francia e che anche oggi una delle scelte primarie è verso questa destinazione. “Il mercato si sta risvegliando. In ufficio sono tornati quei bei rumori come gli squilli del telefono o il vociare delle persone. Noi abbiamo mantenuto gli stessi prezzi del 2019 e offriamo sia i nostri tour in pullman che con l’aereo”.

Dario Caldana, ceo di Caldana International, ha rimarcato la specializzazione dell’operatore nella Francia. “Dopo la chiusura forzata di 14 mesi siamo ripartiti. L’arte di vivere italiana è molto vicina all’arte di vivere francese. La nostra ripartenza è stata studiata anche su prodotti esperenziali, aldilà delle destinazioni”.

Eyal Amzallag, direttore commerciale di Club Med, ha ammesso che se la società non avesse ottenuto nei due anni passati prima della pandemia una crescita a due cifre, sarebbe stato difficile resistere. “Oggi stiamo avendo un tasso di rimbalzo del 75%, ma anche grazie al fenomeno di re-booking e ai voucher. Ci sono persone che hanno prenotato anche 4 volte per il fenomeno stop and go. Noi abbiamo mantenuto intatto il valore dei voucher senza ritoccare i prezzi. Il 25% della nostra clientela arriva dall’Italia”.

Dal canto suo Martin Sapori, direttore commerciale di Accor, ha auspicato che il turismo congressuale riprenda in tempi brevi. “Il collegamento tra campagna vaccinale e ripresa del mercato turistico è chiaro. Il settore gruppi è anch’esso molto importante, ma per ora è quasi fermo. Accor, nei suoi diversi brand, non ha ritoccato tariffe, anche se i costi per la sanificazione sono importanti”.

Annarosa Toso

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