Robintur: “Operiamo in un contesto molto fluido”

“Chiediamo ulteriori contributi a fondo perduto, sono state assegnate al turismo organizzato risorse importanti per fronteggiare il 2021– afferma Stefano Dall’Ara, presidente di Robintur Travel Group -, ma c’è da tener presente che il business ha messo a segno un calo dell’80% nel 2020 nei suoi vari ambiti”. Il manager fa, inoltre, presente che, “nel 2021 siamo partiti ancora peggio, ora c’è un recupero di numeri e di sentiment, ma abbiamo bisogno di un aiuto”, rincara Dall’Ara.

Certo, non si può negare che vi sia una “evidente voglia di viaggiare degli italiani“, visto come “il miglior driver di crescita per il nostro settore – aggiunge il manager -, ma purtroppo è ancora fortemente condizionata dai vincoli e dalle limitazioni agli spostamenti. Riteniamo quindi fondamentale per il rilancio del turismo, in particolare anche dell’outgoing, l’apertura delle destinazioni internazionali e non solo di quelle europee, ma anche di quelle a lungo raggio come le mete esotiche, le Americhe, i Caraibi, l’Oriente”. A detta del presidente Robintur diventa “fondamentale un’azione del ministero del Turismo e del governo italiano in sede europea ed internazionale, per lavorare su questi temi”. Il manager si dice, però, ottimista, “viste le costanti rassicurazioni del Governo sulla riconosciuta importanza del turismo nell’economia del nostro Paese”.

Qual è ad oggi la situazione sulle mete? A fornire un quadro è l’a.d. Claudio Passuti. “Operiamo in un contesto molto fluido“, afferma il manager che porta ad esempio quanto è successo lo scorso aprile, “ci sono stati dei clienti che sono partiti per le Canarie, durante il viaggio è stata ripristinata la quarantena a 5 giorni e poi per un mese”.
Sul prodotto a marchio viene viene data una protezione assicurativa per il Covid, copertura per il rientro o per il prolungamento del soggiorno, “una parte delle mete sono soggette al tampone prima della partenza – fa presente Passuti -, pertanto abbiamo stretto delle convenzioni per i tamponi per garantire accessibilità e convenienza”.

Il manager lo dice forte e chiaro: “La ripresa del turismo in Italia e in uscita è legata all’evolversi della pandemia e all’abbassamento della soglia delle barriere, ci deve essere più libertà d’azione. Speriamo che il Green pass faccia il primo balzo importante e che il piano vaccini si sviluppi a livello mondiale se no saremo sempre limitati nelle azioni”.

Stefania Vicini

Tags: , ,

Potrebbe interessarti