Business travel, il 77% dei viaggiatori pronto a partire

Arrivano dalla Global Business Travel Association i risultati del ventesimo sondaggio volto a comprendere come i professionisti del travel membri Gbta stiano gestendo il ritorno ai viaggi d’affari.

“Dopo un mercato che nel periodo primaverile era stato contrassegnato da un crescente ottimismo, molte aziende stanno ora sviluppando piani concreti per riprendere il business travel, specialmente negli Stati Uniti e in Europa -. L’ottimismo ha condotto ad azioni concrete ed è effettivamente iniziata la graduale attuazione delle policy aziendali. Questo è un enorme passo avanti, anche se la nostra ricerca evidenzia che ci vorrà ancora del tempo perché le aziende autorizzino lo stesso numero di viaggi o semplicemente la stessa tipologia di viaggi pre-pandemia”.

La ricerca evidenzia che il trend positivo rilevato a maggio continua anche a giugno, con le aziende impegnate a implementare o a finalizzare i piani per riprendere i viaggi d’affari. Il 40% degli intervistati afferma che i programmi della loro azienda per riprendere i viaggi d’affari domestici non-essenziali sono “già stati implementati”. Un addizionale 33% riporta che la loro azienda ha finalizzato una data (8%), o sta finalizzando una data (25%), per riattivare i viaggi domestici. Solo un quarto sta “aspettando di capire cosa succederà” (18%) o “non è sicuro” (6%).

Se i viaggi domestici sono prossimi al ritorno, le prospettive per il business travel internazionale rimane incerto. Il 62% degli intervistati sostiene che le loro aziende sono in attesa di vedere cosa succede o non sono sicure di riprendere i viaggi d’affari internazionali “non essenziali”.

I macrotrend emersi dalla ricerca possono così riassumersi.

I business traveler sono sempre più disposti a viaggiare. Il 77% dei buyer membri della Gbta riporta che i dipendenti delle loro aziende sono ‘disposti” o “decisamente disposti” a viaggiare per business nello scenario attuale. Questo dato è superiore del 12% rispetto a quello rilevato a maggio.

La maggior parte dei travel buyer riporta un incremento nella spesa di business travel.  Il 60% riporta che la spesa per i viaggi d’affari è incrementata rispetto a maggio da “lievemente” a “molto”, mentre un quarto ha riposto che la spesa è rimasta immutata. Solo il 15% ha riportato che la spesa è calata. Gli intervistati negli Stati Uniti (68%) sono più propensi a dire che la spesa, in confronto allo scorso mese, è aumentata rispetto a quella in Europa (54%).

I professionisti del business travel si aspettano che i viaggi per sales/account management e dei servizi per interventi manifatturieri guidino la ripresa. Oltre la metà si aspetta che il numero di questi viaggi ritorni uguale a quello pre-pandemia in un anno. Comunque, le aspettative relative altre tipologie di viaggi, come quelli per collaborazioni interne e per formazione professionale, impiegheranno di più a recuperare. Il 19% si aspetta che il numero di viaggi per ragioni interne non tornerà mai ai livelli precedenti.

L’ottimismo dei supplier continua a crescere. Oltre la metà dei travel supplier e travel management company sostengono di essere “molto ottimisti” (13%) o “ottimisti” (41%) circa le prospettive finanziarie delle aziende del settore del business travel. Questo è maggiore del 7% rispetto al sondaggio dello scorso mese.

PO

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