La Puglia corre con lusso e investimenti

Buone notizie per la Puglia ed il cluster mare, in quanto si appresta a riscuotere un buon successo di prenotazioni per la stagione estiva. Il fronte ricettivo vede gli albergatori puntare su progetti di restyling e nuovi investimenti per essere pronti a ripartire. Confermato l’interesse dal fronte dei gruppi esteri, con investimenti in atto, in una regione che ha saputo lavorare sul tema internazionalizzazione dei flussi e destagionalizzazione. Adesso è pronta ad affrontare la sfida 2021, sapendo che sarà una partita Italia su Italia, in attesa che i flussi esteri possano tornare come una volta. Intanto la regione ha saputo stare al fianco dei suoi operatori e imprenditori, mostra una vivacità in fatto di investimenti, fissa alcuni paletti e gioca le sue carte.

A focalizzare l’attenzione sul tema è stata la tappa pugliese di “#Seaside REcovery #Hotel Values #New Projects #Tourism Barometer“, a Monopoli alla masseria Il Melograno. L’evento che si è svolto ieri in modalità hybrid event è stato organizzato da Pkf e AboutHotel. Questa volta il focus è stato sulla Puglia-mare. Non manca l’interesse sul fronte immobiliare per i 4 e i 5 stelle, tra i prossimi investimenti Giorgio Bianchi, managing director head of Italy Pkf hotelexperts cita la mossa di Four Season che aprirà ad Ostuni, “150 camere sul mare. La Puglia è in fermento – sottolinea il manager -, ci sono diverse realtà nazionali e internazionali che sono sempre più presenti, tra cui Belmond, Rocco Forte o Four Season”. A dimostrazione che la regione è “una piazza importante sui cui investire”.

Superbonus all’80%

Dal canto loro gli albergatori pugliesi hanno puntato su progetti di restyling e nuovi investimenti. In questi mesi c’è stato un confronto con il ministero del Turismo per sostenere le imprese alberghiere, che ora hanno la possibilità di partecipare al Superbonus all’80%. Ad intervenire sul tema è Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria, che riconosce come il ministro sia stato “sempre trasparente sul punto del Superbonus, dicendo subito che non era fattibile, per mancanza di copertura, l’estensione al 110%. Il ministro aveva promesso un altro tipo di intervento sulla linea di quanto annunciato, per dare sul rinnovo delle strutture alberghiere un aiuto dell’80%, non solo per l’efficientamento energetico”. Adesso, quello che si deve fare, secondo il presidente di Federturismo, è “vedere non solo la misura in sé, ma anche l’applicazione”. Un altro punto da definire del Superbonus è cosa rientra nel de minimis e cosa no. “Vorremmo capire se vi rientra o meno perché la differenza è notevole”, fa presente Lalli.
La Puglia è una regione “fortunata, che ha dato aiuti alle aziende, anche al secondo decreto sono stati più consistenti di quelli statali”, riconosce Lalli. Concorda Francesco Caizzi, presidente, Federalberghi Puglia e vice presidente nazionale Federalberghi. “Anche nel 2020 ha avuto dati incoraggianti, ci sono state perdite del 20-30%, c’è chi ha lavorato, grazie alla regione che ha dato incentivi alti al settore in assenza di una prospettiva nazionale”. Caizzi parla di sold out, bisognerà piuttosto capire “cosa succederà a settembre ed ottobre. Quest’anno siamo partiti tardi per paura di quanto successo lo scorso anno, ma siamo partiti bene da metà giugno”. Il mercato è quello italiano, quanto al fronte estero si deve tener presente che la Puglia è collegata dal sistema aereo, “se non riparte avrà carenze strutturali, sarà a regime nel 2024. La stagione turistica si può fare con 6/7 mesi di attività, ma non con 2”. Caizzi mette in luce un altro problema, “quello dell’occupazione, nel settore alberghiero il lavoro umano è fondamentale pertanto serve abbassare il costo del lavoro”.

La fase di rinascita

Quali opportunità può portare al turismo questa fase di rinascimento? Antonio De Vito, general director Puglia Sviluppo, parla degli interventi fatti, che non sono mirati a sostenere il consumo del territorio, ma il recupero del patrimonio. “Abbiamo recuperato 400 tra palazzi storici e masserie e favorito l’ampliamento del settore turistico alberghiero esistente, con oltre 5mila nuove camere e più di 13mila posti letto”. Numeri che, a detta del manager, sono “un elemento di riflessione”. Inoltre, a suo dire, “bisogna far sì che gli interventi siano strutturali, se lo sono, gli imprenditori possono mettere in campo prodotti che possono accompagnare il processo di sviluppo”.
Il turismo si conferma un settore importante, “con difficoltà che si è portato dietro anche in termini di valutazione”, commenta Daniele Carmine, responsabile prodotti e servizi Iccrea Banca. A suo dire il ruolo dei finanziatori deve “evolvere insieme agli operatori del settore. Le banche dovranno essere sempre più specializzate e conoscitrici delle dinamiche di mercato, anche in relazione alle nuove forme di ospitalità che sono nate e che nasceranno poiché ogni forma presenterà le sue peculiarità”.

Il patrimonio immobiliare

Il patrimonio immobiliare alberghiero per il cluster mare (142 destinazioni) stimato è di poco più di 4,4 miliardi di euro. L’Emilia Romagna guida con il 23,1% grazie ai suoi tre stelle, in seconda posizione c’è la Campania con il 12,5% e la sua offerta di fascia alta, osserva Monica Badin, senior real estate hospitality department World Capital. Guardando alla Puglia “è di 444 milioni di euro il patrimonio immobiliare alberghiero stimato per la fascia media dei 3 stelle, posizionando la Puglia al 5° posto. Per i 4 stelle sale sul podio al 3° posto con più di 1,1 mld di euro e al 5° posto per i cinque stelle con circa 230 milioni di euro”. In Puglia sono state analizzate 17 destinazioni e 3 città (con un focus particolare su Bari e Lecce). I 3 stelle sono 441 strutture, (nella media nazionale i 3 stelle hanno una presenza di circa il 70% dell’offerta alberghiera) e i 4 stelle sono 372. Un dato interessante è che per i 5 stelle nel 2020 c’è stato un incremento dell’offerta alberghiera del 18% circa, con 45 strutture totali, 44 camere è la dimensione media in Puglia. “Il patrimonio immobiliare alberghiero per la Puglia è di oltre 4 mld di euro. Ad avere un ruolo predominante – sottolinea la manager -, sono i 4 stelle con 2,6 mld euro”. Tra i dati messi in luce la “vivacità di incremento nell’offerta alberghiera dei 5 stelle in Puglia e che il turismo ripartirà dalla fascia alta del mercato, che ha visto valorizzazione di immobili, come le masserie, con caratteristiche uniche, cercando di creare strutture alberghiere che diventano destinazione e danno beneficio a tutto il terrtorio”.

Un buon pickup

Buone notizie dall’andamento del pickup, come sempre Andrea Delfini, founder & ceo Blastness, offre un quadro aggiornato del trend. In questo caso il pickup Italia continua a crescere, “la distribuzione elettronica cresce costantemente, con una accelerazione crescente da aprile 2021”, sottolinea il manager. Questa estate è partita prima e con volumi diversi, superando tutti i giorni i picchi massimi storici di pickup del 2019. Delfini mette in luce anche che “cresce il canale diretto di vendita”. Non stupisce il fatto che il Paese dominante sia l’Italia, “è migliorato il pickup degli Stati Uniti e peggiorato quello Uk”.

Riprendono gli eventi

La testimonianza diretta delle strutture ricettive è buona, Il Melograno, la masseria ospitante parte dell’evento, testimonia che “ha ripreso il mercato del lusso, auto e moda, ma con scarsa programmazione, prima era a uno o due anni”. La buona notizia è che ad attendere sarà un “calendario fitto, anche il settore farmaceutico si è ripreso, la programmazione inizia ad essere buona”. Anche se si deve considerare che viene a mancare una fetta di turismo outgoing che spinge sulle prenotazioni, bisognerà quindi vedere l’anno prossimo come sarà la situazione italiana. Dal canto suo Vincenzo Gentile, amministratore Greenblu Hotels & Resort, conferma che il “2021, rispetto ad un anno fa, è partito con più fiducia. Il 2020 e il 2021 vedono una perdita del mercato estero, che ha azzerato aprile, maggio e buona parte di giugno. Sul fronte eventi si vede qualche cosa”. Il manager si sente di affermare che il 2021, nel complesso, “lo si sta approcciando con leggero ottimismo, si è partiti un po’ prima e potrà essere un buon anno, il 2020 ha perso un 35/40% di fatturato”.
Ad aprire una finestra sul real estate è Vittorio Andidero, proprietario, Gruppo Andidero Finanziario Immobiliare, che fa presente come le progettazioni nuove seaside siano “poche, è in atto una riqualificazione delle strutture esistenti da parte internazionale”. Le progettualità sul mare “risentono di una tutela del patrimonio e sta mancando una interlocuzione con le istituzioni per un punto di incontro tra progetto, mercato e tutela”. Non manca però l’interesse di gruppi internazionali “per cercare di capire come poter sostenere lo sviluppo del territorio”. E il territorio conserva il suo appeal, “la Puglia turistica è di altissimo livello”, ma si ha una “lentezza burocratica” che non aiuta. Da qui l’invito ad uno “snellimento delle procedure nella chiarezza”. Per un approfondimento dell’argomento rimandiamo alla notizia pubblicata su AboutHotel nella sua versione integrale.

Stefania Vicini

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