Una grande opportunità per presentare la bellezza straordinaria dei rispettivi territori ai buyer internazionali e per intercettare nuovi target di pubblico, grazie a un prodotto turistico di pura eccellenza. Sono queste le aspettative dei Comuni liguri che saranno tra i protagonisti di Discover Italy. Per Gianluca Ratto, assessore alla Promozione della città di Chiavari, il workshop è “un’occasione importante per i nostri operatori turistici, fondamentale per stringere accordi e instaurare relazioni con t.o. stranieri, anche di Paesi che conoscono poco la nostra regione. Collaborazioni strategiche che possono garantire una continua crescita sia a livello numerico, sia qualitativo: investire in questo tipo di eventi è un valore aggiunto per la nostra città. Crediamo fortemente nelle fiere internazionali del turismo e lo abbiamo dimostrato con una politica di marketing comprensoriale, cercando di presentarci come un unico brand”. Quanto al futuro, Chiavari è al lavoro per “individuare linee guida concrete per rilanciare il comparto turistico, cercando di superare il momento complesso vissuto fino ad oggi. Proporre tutti insieme il Tigullio Capitale della Cultura 2024, con Chiavari a coordinare e a mettere a disposizione il proprio patrimonio artistico, sarebbe un ottimo punto di partenza per il rilancio e la valorizzazione di tutta la Riviera”. “Promuovere un territorio che non è ancora conosciuto nella sua interezza, soprattutto per quanto riguarda l’entroterra” è invece l’obiettivo di Lavagna, nelle parole del vicesindaco e assessore al Turismo Elisa Covacci. Il workshop aiuterà a “evidenziare l’offerta variegata dell’ospitalità – dai resort unici come Villa Riviera o OliveNere ai b&b sul mare – con km di costa con ottimi servizi balneari”. Quanto al prodotto, Lavagna – unica città del Nordovest Bandiera Blu, Verde e Spiga verde, vede “l’aumento di richiesta da parte di turisti italiani e stranieri di conoscere i nostri sentieri, la via dell’ardesia, i nostri terrazzamenti, i muretti a secco”, e quindi proporrà “pacchetti di visite escursionistiche con soste in luoghi strategici per assaporare i nostri prodotti tipici”. La novità in pipeline di Camogli è invece un nuovo portale web realizzato dal Comune e da Ascot che, come spiega Elisabetta Anversa, assessore al Turismo e vicesindaco, avrà come core business “la promozione turistica, mentre l’Associazione strutture ricettive lavorerà per coinvolgere i turisti a conoscere al meglio Camogli con il programma settimanale. Saranno coinvolte anche altre realtà commerciali: cerchiamo di destinare al meglio i proventi della tassa di soggiorno per pubblicizzare, migliorare l’accoglienza turistica e dare servizi utili e funzionanti necessari per una clientela non locale e che viva a Camogli un soggiorno prolungato”. E poi c’è Santa Margherita Ligure, che spiega attraverso il consigliere comunale Arianna Sturlese e il dirigente Alessandro Russo come “il Tigullio deve proporsi come meta turistica nel suo insieme: da questo punto di vista Discover Italy è sicuramente un’ottima base di partenza”. In pipeline c’è “un complesso piano di rebranding” e campagne internazionali “mirate ad alcuni target, come Regno Unito e Russia, direttamente collegati al nostro aeroporto”. E se il balneare resta il prodotto di punta, avanzano anche “l’escursionismo, l’outdoor e il diving, che affiancano cultura ed enogastronomia, in particolare il nostro gambero rosso”. Tra i focus, la città mette anche il bike sharing, il mondo pet friendly e lo smart working. Per la prima volta il Comune di Portofino (tra i partner dell’evento) parteciperà al workshop e il consigliere comunale Emanuela Morabito fa sapere che “presenteremo due nuovi prodotti: il porto e il Castello Brown, acquisiti nell’ultimo anno ma la sfida per il futuro sarà quella di espandere l’offerta al Monte di Portofino. Appena sarà possibile il mercato internazionale tornerà a Portofino, auspichiamo di riprenderci questa fetta di mercato grazie anche a un’offerta più ampia e al lavoro di squadra in vista di Discover Italy”. Quanto al Comune che ospiterà il workshop, Sestri Levante, la riflessione della sindaca Valentina Ghio è “sulla costruzione di un’offerta che sia sempre più scoperta del territorio e non mero consumo di esso. Il turismo ‘mordi e fuggi’ non fa bene alla città e nemmeno al visitatore, poiché diventa un semplice utilizzo di spazi che lascia poco al turista”. Da qui il lavoro perché “l’esperienza di visita diventi anche occasione di tutela e valorizzazione del territorio”, come “i percorsi di scoperta della Baia del Silenzio, gioiello della città, che consentono di vivere la baia da nuove prospettive – quella sportiva, quella naturalistica – con una proposta nuova che, rispetto al semplice stare in spiaggia, è capace di lasciare a chi la proverà un ricordo profondo e diverso”. E per il futuro? Come “riprendersi” i mercati internazionali? Ghio non ha dubbi: “Analisi del sentiment della destinazione attuale, della tendenza degli ultimi anni e delle proiezioni per il futuro. Confronto costante con gli operatori e i Comuni limitrofi per definire strategie di territorio che lavorino in sinergia nella stessa direzione. E poi la ripresa delle fiere di settore e di educational sul territorio, strumenti fondamentali per farci conoscere e consolidare la nostra posizione sul mercato”.

Gianluca Miserendino

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