Essere imprese sostenibili non sarà più un’opzione. È, di fatto, un dovere. Il Green New Deal e il Next Generation Eu vi pongono l’accento ma se sugli obiettivi, le tempistiche e le modalità ferve un acceso dibattito, più sommessa è invece la discussione riguardo ai costi. Sono investimenti produttivi o spese senza ritorno? Sul tema si sono confrontati Sergio Comino, direttore Jesolo Camping International e consigliere Jesolo Turismo, Vasco De Cet, Marina Manager Marina di Portisco, Enrico Ducrot, a.d. I Viaggi dell’Elefante, Enrica Tomei, Talent & Culture and Csr Manager Accor, Francesco di Cesare, e Anthony La Salandra, rispettivamente presidente e direttore di Risposte Turismo. Dalla formazione alle soluzioni green, è chiaro come la sostenibilità non sia un percorso – peraltro di medio-lungo termine -a costo zero ma tutti sono stati concordi nel confermare come sia oramai un’esigenza spinta, oltre che dalla consapevolezza etica da parte dell’industria – turistica e no – in particolare dalla domanda stessa, sempre più attenta al rispetto non solamente per l’ambiente ma anche per il sociale. Si tratta, dunque, di un investimento che rende in fidelizzazione della clientela e in brand reputation e chi non ha intrapreso questo percorso negli anni passati oggi è svantaggiato rispetto alle imprese che, da subito, hanno compreso l’importanza della sostenibilità. Non solo. Sotto la lente dei relatori le buone pratiche come la condivisione dei mezzi di trasporto, l’attenzione ai consumi idrici ed energetici nell’accoglienza e la necessità, affinché effettivamente si passi dalle parole ai fatti, di un processo di crescita culturale da parte della domanda.
Paola Olivari