Polizze di viaggio: il valore aggiunto è nei servizi

Polizze di viaggio sempre più al centro dell’attenzione e sempre più menzionate in una situazione in cui gli spostamenti si stanno, a fatica, riappropriando molto lentamente dei propri spazi, soprattutto a livello nazionale e la propensione verso le assicurazioni tende a crescere. Il fronte degli addetti ai lavori si è attivato in questi mesi per lanciare prodotti che tutelassero il cliente anche da possibili effetti collaterali del vaccino. Ora che la popolazione si sta man mano vaccinando, quali nuovi servizi può includere la polizza? Guida Viaggi ha rivolto il quesito ad alcune compagnie assicurative, ecco quanto emerso.

Alcune soluzioni

Un tema che incide molto sulla data della vacanza, per chi ha deciso di partire, è quello del vaccino, se per esempio si deve ricevere la prima dose o fare il richiamo. A tal proposito Europ Assistance Italia fa sapere che “sostiene la campagna vaccinale” e proprio per questo le sue polizze annullamento Cancellation e Cancellation Top danno la possibilità “di annullare un viaggio nel caso in cui la data del vaccino renda impossibile partire per una vacanza già programmata. Crediamo che sia un buon contributo a sostegno della voglia di tornare a viaggiare senza ostacolare i buoni risultati del rush finale della campagna vaccinale”, fa presente la società.
Dal canto suo Daniela Panetta, direttore commerciale Ergo Assicurazione Viaggi, si augura che non ci sia “più bisogno di nulla di nuovo, perché significherebbe che stiamo tornando ad una sana normalità”. La manager non crede che sia necessario “andare sempre alla ricerca di nuove coperture, quando sappiamo che quelle di base spesso non sono né conosciute né comprese al meglio da chi le utilizza”. Cosa serve ora, quindi? A suo dire sarebbe “certamente utile in questo frangente, un miglior livello di formazione per far comprendere l’utilità delle polizze oggi esistenti”, asserisce con convinzione, toccando uno dei punti nodali della faccenda.
Il primo obiettivo di Axa Partners Italia è stato quello di adeguare le proposte assicurative al momento che stiamo vivendo e alle nuove esigenze di milioni di persone che più di prima hanno voglia di viaggiare. “Abbiamo lavorato per strutturare un’offerta che tenesse conto dei nuovi rischi connessi agli spostamenti – vien fatto presente -. Abbiamo aggiunto nuove garanzie per rendere la nostra offerta ancora più ricca e adeguata al nuovo contesto pandemico”. Tra gli esempi citati “Cover Stay che copre i maggiori costi di vitto, alloggio e rientro al domicilio in caso di fermo sanitario, Back home che assicura il rientro al domicilio in caso di insufficiente livello di sicurezza”. Inoltre, è stata estesa “la copertura della garanzia annullamento comprendo anche in caso di blocco all’imbarco per positività o temperatura superiore ai limiti consentiti o in caso in cui la data di somministrazione del vaccino coincida con le date del viaggio”.

Il vero valore aggiunto

Gualtiero Ventura, presidente di Ami Assistance, non ha paura di affermare che, alla fin fine, “le assicurazioni sono tutte molto simili come coperture. Il vero valore aggiunto, soprattutto per l’agenzia che deve venderle, è caratterizzato dai servizi, oggi più che mai. Noi, ad esempio, includiamo in tutte le nostre polizze DOC24, il servizio, grazie al quale, il cliente può tramite app contattare facilmente la nostra centrale operativa h24 per qualsiasi necessità o per parlare in pochi minuti con un medico in relazione a dubbi o domande sia generiche sulla propria salute sia sul Covid o su eventuali dubbi sul vaccino o su possibili reazioni avverse che potrebbero accadere”.
A inizio 2021 Nobis ha sviluppato una polizza omaggiandola ai suoi clienti, cioè “Vaccino Protetto, a tutela delle persone da eventuali effetti collaterali del vaccino anti Covid-19, con l’obiettivo di sensibilizzare i nostri clienti, ma in generale tutta la popolazione italiana, sull’importanza della campagna vaccinale, che ritenevamo elemento imprescindibile per uscire dalla situazione pandemica e tornare alla normalità”. Il trend rilevato “a partire da aprile, è stato un incremento, dapprima lento poi sempre più sostenuto, delle vendite delle polizze viaggio anche per le destinazioni di breve raggio (Italia, Europa) che in passato erano percepite più sicure e quindi meno bisognose di protezione. Un incremento che abbiamo rilevato anche sul premio medio per effetto della selezione di più garanzie e massimali più elevati, segno della spinta verso prodotti a più elevata qualità”. Al momento la compagnia sta studiando diverse soluzioni, che ora, però, ritiene “prematuro comunicare al mercato”.
Dal canto suo Marcello Alesse, ceo di B&T Insurance Service e fondatore del portale Webins.it, fa leva sull’esperienza maturata in questi mesi ed osserva che “stiamo ancora vivendo un momento delicato. Il Covid sta mutando e speriamo che tali cambiamenti del virus restino sotto controllo e che non si assista a una recrudescenza. Speriamo che quanto accaduto ci permetta di affrontare e rispondere con maggiore prontezza a eventuali problematiche future”.

La voce dei broker

Non usa mezzi termini Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa I4T che, asserisce: “Non abbiamo mai creduto troppo a questi prodotti e non siamo neanche convinti che le coperture legate agli eventi pandemici e al Covid-19 siano da considerare superate: al contrario, pensiamo siano ancora centrali per il funzionamento dell’industria turistica. I rischi legati all’obbligo di quarantena, prima o durante il viaggio, sono ad esempio ancora all’ordine del giorno, come riportano le notizie di cronaca”. Il manager sostiene che la loro strategia, “basata sulla differenziazione del prodotto assicurativo per assecondare nel modo più completo possibile il bisogno di protezione e sicurezza del cliente, sia ancora vincente. Parallelamente – osserva – è importante continuare a monitorare il mercato e fornire soluzioni precise in funzione dei modelli di business che si stanno consolidando. Stiamo ad esempio per lanciare una polizza solo annullamento che sarà valida anche nel caso di prenotazioni effettuate in tutto o in parte con il bonus vacanze o altri tipi di buoni welfare: in caso di rinuncia al viaggio, la parte dell’importo legata al buono sarà congelata e potrà essere riutilizzata presso la stessa agenzia entro 12 mesi”.
Michele Cossa, amministratore delegato Borghini e Cossa S.r.l. – Insurance Broker, in estrema sincerità non pensa “che il vaccino abbia in qualche modo cambiato lo scenario; gli italiani hanno ormai imparato a coordinare le date delle inoculazioni con quelle delle proprie vacanze e contemporaneamente si sta registrando una certa flessibilità nelle prenotazioni. Eventuali effetti collaterali del vaccino vengono, inoltre, compresi dalla maggior parte delle polizze”.

Stefania Vicini

 

 

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