Iata ha definito la decisione della Commissione europea di fissare la soglia di utilizzo degli slot invernali al 50% come “fuori dalla realtà”. Aci Europe, invece, accoglie con favore la decisione, che vede come un primo e cruciale passo verso il ripristino delle norme sull’utilizzo delle bande orarie quando il traffico aereo inizia a riprendersi. Questa soglia di utilizzo degli slot del 50% rivede il precedente regolamento sugli sgravi temporanei della Commissione e riflette un cauto ottimismo, riporta la nota. Mentre l’introduzione della vaccinazione continua, un’azione più coordinata per facilitare il viaggio dei passeggeri attraverso il certificato digitale Covid dell’Ue e i progressi nella fornitura di test prima del viaggio stanno contribuendo a una graduale stabilizzazione e a una migliore prevedibilità dei livelli di traffico.
“Il settore dell’aviazione, messo in ginocchio dalla pandemia, può e deve ora abbracciare e costruire sui germogli verdi della ripresa – afferma Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe -. E mentre un ritorno ai livelli dei passeggeri del 2019 rimane una visione lontana, la nostra nuova normalità arriva sempre più con livelli crescenti di stabilità, grazie a vaccinazioni, certificazioni e protocolli di test. Ciò significa che ora è appropriato un graduale ritorno alle regole di utilizzo degli slot, dopo il tanto necessario sollievo temporaneo in un momento di crisi”.
Descrivendo la soglia del 50% fissata nell’Atto Delegato della Commissione Europea come “pragmatica e proporzionata”, Jankovec ha aggiunto che la soglia avrebbe potuto essere considerata anche a un livello più alto, ma la soluzione concordata per il W21 è un solido primo passo verso un un ulteriore aumento per la stagione estiva ’22 e un previsto ritorno alla regola di utilizzo 80/20 nell’inverno ’22. Tuttavia, Aci Europe ribadisce anche la sua richiesta di una più ampia revisione del Regolamento Slot, che ha 28 anni e del tutto inadeguato per il mercato odierno. Dopo aver pubblicato una revisione indipendente che chiedeva una riforma poche settimane prima che la pandemia prendesse piede, l’associazione sottolinea la necessità di adottare nuove misure ogni stagione di fronte alla crisi.