L’appello di Pagliara: “Chiarezza sui servizi nei villaggi”

Con l’arrivo sempre più prossimo del Green Pass obbligatorio per fruire dei servizi ristorativi, le associazioni di categoria lanciano l’allarme disdetta da parte di tanti vacanzieri che avevano già prenotato un periodo di soggiorno.

A lanciare un appello al ministro del Turismo Massimo Garavaglia per fare chiarezza su ciò che prevede la regolamentazione dell’accesso ad alcuni dei servizi erogati all’interno dei villaggi turistici (ristorazione e intrattenimento in primis) ci pensa Giuseppe Pagliara, amministratore delegato del tour operator Nicolaus e del gruppo Valtur.

“A una settimana dall’entrata in vigore di un decreto destinato a modificare radicalmente la fruizione di molti servizi – spiega Pagliara nella lettera – troppi sono ancora i dubbi e le zone d’ombra che riguardano la somministrazione di bevande e cibo al chiuso, nonché l’accesso agli spettacoli per le strutture turistico ricettive. Le differenti associazioni di categoria, attive in ambito turistico, hanno lanciato svariati appelli in merito alla vitale necessità di sapere quanto prima quali saranno le regole e ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

La mancanza di chiarezza, in un’altra estate funestata dallo spettro della pandemia, “sta danneggiando in modo macroscopicamente pericoloso un settore come quello dell’ospitalità. Per dirlo fuor di metafora: i tour operator, le agenzie di viaggi e le compagnie alberghiere hanno visto rallentare bruscamente le prenotazioni perché le persone non sanno cosa dovranno fare”.

Pagliara ricorda poi il doloroso “bagno di sangue” dello scorso anno e l’impossibilità, a questo punto, di potersi permettere un nuovo tracollo. “Abbiamo bisogno di certezze e ne abbiamo bisogno subito – insiste l’a.d. -. La legge non può rimanere nel regno dell’indefinito e ancor prima di diventare realtà deve contemplare tutte le opzioni che necessitano di essere normate. Ed è per questo che chiedo per la mia azienda e per tutto il settore una risposta chiara, immediata ed esaustiva, che chiarisca come devono essere gestite le somministrazioni di ristorazione e intrattenimento all’interno di villaggi e strutture ricettive similari, e confermi altresì se esistono esclusioni come espressamente avvenuto per la ristorazione nel precedente decreto legge n. 52 all’art.4 in cui veniva esclusa la ristorazione degli alberghi, e al quale pare riferirsi anche l’art. 4 del nuovo decreto in modifica del precedente”.

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