Il World Travel & Tourism Council (Wttc) ha recentemente stilato un rapporto che segnala come il settore Travel & Tourism globale possa aiutare a sradicare il traffico di esseri umani.
Il rapporto è stato pubblicato con il sostegno della Carlson Family Foundation, e si basa sulla Human Trafficking Taskforce del Wttc, che è stata lanciata nel 2019 al suo Global Summit di Siviglia, in Spagna.
Con il suo rapporto “Prevenire il traffico di esseri umani: An Action Framework for the Travel & Tourism Sector, Wttc mira a rafforzare la cooperazione tra le parti interessate e a condividere le migliori pratiche per aumentare la consapevolezza su come il settore può, e fa, fare la differenza, per affrontare proattivamente questo crimine globale.
Il rapporto Wttc
Il rapporto dettaglia un quadro d’azione per affrontare il traffico di esseri umani, intorno a quattro pillar principali: consapevolezza, educazione e formazione, difesa e sostegno.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha stimato che in un qualsiasi giorno del 2016, più di 40 milioni di persone nel mondo sono state vittime del traffico di esseri umani.
La pandemia non solo ha messo sotto i riflettori le disuguaglianze preesistenti, ma le ha esacerbate. Questo ha accelerato l’urgente necessità di azioni mirate all’interno del settore Travel & Tourism.
Il rapporto valuta soluzioni sia all’interno del settore che all’esterno, poiché la complessità di questi crimini transnazionali richiede sforzi multidisciplinari e un’azione concertata e coordinata da parte delle parti interessate, come gli stati, le aziende private e le organizzazioni internazionali di tutto il mondo.
Per il settore Travel & Tourism, questo significa coinvolgere le competenze di tutti gli stakeholder.
“Il traffico di esseri umani è un crimine globale che preda i vulnerabili, continua a crescere e colpisce la vita di milioni di persone in tutto il mondo”, dichiara Virginia Messina, senior vice president e acting ceo, Wttc. “Questo rapporto offre un quadro di riferimento per il settore dei viaggi e del turismo affinché faccia la sua parte per aiutare a combattere il traffico di esseri umani. Data la posizione involontaria del settore nel percorso dei trafficanti di esseri umani, dobbiamo assumerci la nostra responsabilità per garantire che il settore Viaggi e Turismo offra un ambiente sicuro e accogliente per coloro che lavorano al suo interno.
“In definitiva – prosegue -, il viaggio è qualcosa che unisce le persone, ed è fondamentale che aiutiamo proattivamente ad affrontare questo crimine. Il settore ha bisogno di un approccio coesivo e di concentrare i propri sforzi per portare avanti l’advocacy relativa al traffico di esseri umani, coinvolgendo tutti i principali stakeholder“.
Il rapporto evidenzia la necessità di lavorare per facilitare un approccio che migliori la comprensione del crimine della tratta di esseri umani, consenta una migliore identificazione, prevenzione e mitigazione degli impatti potenziali ed effettivi del settore, e una maggiore collaborazione tra pubblico e privato per garantire che i governi prendano le misure appropriate quando viene rilevata la tratta di esseri umani.